I miei regali di compleanno!

Ebbene sì, l’ età imperversa e ormai non si dice nemmeno più il numero degli anni. Personalmente mi sono fermata a 23, uno dei periodi più spensierati della mia vita. Ma a parte questo piccolo particolare, le cose positive dei compleanni sono, quantomeno, la festa e i regali 🙂 Per la festa mi servirebbe un post a parte, compiendo gli anni in estate non ho quasi mai potuto festeggiare con gli amichetti da bambina visto che tutti erano in vacanze coi genitori, e quei pochi che ho festeggiato, anche nel corso degli anni avvenire, sono stati sempre orrendi. C’era sempre qualcosa pronto a rovinare la festa. In pratica dopo il tentativo fallito dei festeggiamenti per i 18 anni ho più o meno rinunciato a qualsiasi forma di celebrazione che fosse al di fuori di una semplice cena o pic nic. Quest’anno invece la festa è stata molto bella, merito di altri festeggiati, della particolare idea di fare una festa in maschera con tema medievale, nel bel mezzo di un parco di Berlino e merito anche di quel simpaticone che fa karaoke all’ aperto ogni domenica pomeriggio al Mauer Park, grazie al quale ho avuto la canzoncina di tanti auguri cantata da più di un centinaio di persone.

Ma a parte i dettagli della festa, in questo post volevo solo farvi vedere in poche foto i regali che ho ricevuto e che sono stati apprezzatissimi dal primo all’ ultimo.

DSC06080Mio marito mi ha regalato quegli splendidi orecchini di Calvin Klein, qui sopra a sinistra. Non c’è che dire, ha buon gusto! Ed è un gran regalo perchè di mio non comprerei mai orecchini del costo superiore a 15 euro; poi avrei paura di metterli, romperli o rovinarli! Ma visto che sono un regalo mi sto facendo coraggio e cerco di metterli senza fare brutti pensieri (si lo so che sono strana…). E rimanendo in tema di gioielli, mi ha regalato anche il DVD di Colazione da Tiffany, film che adoro e che ho già riguardato (costringendo anche lui, poverino, a guardarselo con me). La mia amica fan di trucchi come me mi ha regalato il mio primo rossetto di Chanel, Rouge Coco 410 Catherine, lo stesso rossetto che il make up artist promotore del brand Chanel aveva usato per me quando eravamo andate a farci truccare in profumeria! E come se questo non fosse sufficiente, mi ha regalato anche una felpa con cappuccio del mitico Snoopy (evviva i Peanuts! Ho anche visto che dovrebbe uscire il film al cinema tra un po’, e penso proprio che andrò a vederlo!) E altre due amiche, che si direbbe mi conoscano molto bene anche se non ci conosciamo da anni, mi hanno regalato un bel mappamondo gonfiabile, così da minimizzare le mie brutte figure causate da indicibile ignoranza in geografia (nella foto sotto) e un’agenda carinissima che non solo mi tornerà utile, in quanto erano mesi che volevo comprarmi un’agenda (ma non avendo un’agenda su cui scriverlo come promemoria continuavo a dimenticarmene) ma soprattutto è preziosa e divertente per tutte le cose che ci hanno scritto dentro! É stato un pensiero carinissimo e soprattutto personale (un grazie anche per i numeri HOT in rubrica…)

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I miei genitori ancora quando ero giù in Italia per le vacanze hanno deciso di unire regalo per il dottorato e per il compleanno e mi hanno regalato un iPhone 5S (credo sia il telefono più costoco che io abbia mai avuto… anche qua, paura di romperlo subito!)

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Un’altra ex collega mi ha fatto un pensierino molto dolce, dandomi un mazzo di splendidi girasoli e una scatola di cioccolatini (e la cioccolata è sempre bene accetta dalla sottoscritta)

DSC06094E infine i regali che mi sono fatta da sola, giusto per non farci mancare niente, sono stati i due unici acquisti che sono riuscita a fare negli Stati Uniti, mentre  mi trovavo a Durham (diciamo proprio perchè volevo a tutti i costi non tornare a mani vuote) e sono uno spray profumato per il corpo all’ aroma di limore, preso da Body & Bath

DSC06091e un reggiseno da Victoria’s Secret senza spalline e senza parte dietro, per intenderci, da mettere con quelle maglie scollate sulla schiena (mi hanno garantito che è un loro bestseller, staremo a vedere se poi effettivamente “sta su” o se si scolla dopo 5 minuti… non ho ancora avuto occasione di provarlo). Che di certo è il reggiseno con la scatola più ingombrante che io abbia mai visto…

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E con questo credo di aver elencato tutti i regali ricevuti (finora… chi lo sa cosa può succedere in futuro)! Alla prossima

 

Toccata e fuga negli States

Ebbene si, anche se non è proprio una cosa comune mi sono ritrovata ad andare neglu Stati Uniti per un periodo piuttosto breve… diciamo che in albergo alla fin fine ho dormito solo 3 notti e se si fanno i conti col jet lag non è una bella cosa. Ma per lavoro si fa questo e altro… anzi! E’ stata in ogni caso una bellissima esperienza. Comunque, essendo questo il primo viaggetto serio da quando ho iniziato il blog ero super motivata  a filmare ogni minima cosa (soprattutto grazie al cellulare nuovo, grazie papà, altrimenti con quello vecchio sarebbe uscita una schifezza). In realtà ora che controllo le foto mi rendo conto di aver immortalato quasi esclusivamente cibo e la stanza d’ albergo. Portate pazienza, è il primo blog dove parlo di viaggi 😀

Comunque, mi sono ritrovata a partire dall’ aeroporto di Francoforte, che è uno dei più grandi in Germania se non il più grande. E visti gli orari del volo mi era impossibile arrivare in città direttamente la mattina. Avevo progettato di dormire direttamente in aeroporto, in passato mi è capitato di “dormire” (sempre con un occhio aperto) in un sacco di stazioni qui in Germania. Ma alla fine mio marito ha insistito tanto, con la storia che già avrei sofferto del jet lag ecc, che mi ha convinta e ho deciso di fermarmi in un hotel. Per comodità ne ho scelto uno vicino alla stazione principale di Francoforte, così la mattina sarei stata comoda per prendere il treno fino all’ aeroporto. Pessima idea. Se vi dovese capitare, non fatelo o almeno cercate di non essere da sole. La città di Francoforte l’ ho già visitata l’ anno scorso, e non c’era qualcosa in particolare che mi avesse colpito più di tanto. Era perfetta per lo shopping, questo si. Ma non ero stata nella zona attorno alla stazione. E adesso so che quella zona, specialmente di sera, non è poi così tranquilla e sicura. C’era gente dall’ aria davvero poco rassicurante in ogni via, mi hanno chiesto soldi e fermato per vari motivi almeno 3 volte nell’ arco di 2 minuti, ed era pieno di poveretti che dormivano per strada sui marciapiedi. anche in fianco alla porta dell’ hotel. Io sono arrivata in camera quasi di corsa e non sono più uscita fino alla mattina dopo. Arrivata di buonora all’ aeroporto di Francoforte, speravo di potermi dedicare un pochino ai negozi prima di partire, ma con mio disappunto l’ aeroporto era così grande da essere suddiviso in vari terminal, che si potevano raggiungere solo con un trenino sopraelevato. E il terminal da cui partiva il mio volo di negozi ne aveva davvero pochi. Così ho lasciato perdere posticipando lo shopping aeroportuale al rientro in Germania. Il volo in sè non è stato molto traumatico, nonostante io abbia una fifa nera di volare. L’ imbarco, invece, quello sì è stato traumatico. C’era una specie di comitiva enorme, proveniente da varie parti degli States, tutti muniti di giacca a ventu blu e targhetta col nome… erano tantissimi! Credo che un 90% dell’ aereo fosse occupato da loro. E avevano viaggiato per la germania e la grecia dando concerti, quindi avevano con loro vari bagagli ingombranti contenenti gli strumenti. Immaginate che casino possano aver fatto ai check in. Comunque una volta seduta in aereo mi sono ritrovata in fianco  un tipo di questa comitiva, anche giovane, ma che non ha spiattellato una singola parola per tutto il santo viaggio di svariate ore. Simpatia. La selezione di film era da depressione, tanto che ho finito col guardarmi nuovamente Home (con somma derisione del mio compagno di viaggio silenzioso che controllava tutto). La noia era tanta, per fortuna ci hanno tenuto occupati con sostanziose quantità di cibo. Appena partiti drink (di benvenuto!), poi pranzo,pollo al latte di cocco con una verdura molliccia indefinita in fianco, che per vostra gioia ho fotografato (sempre derisa dal tipo silenzioso).

thumb_IMG_0024_1024E bisogna ammettere che il pollo in sè non era neanche male. inoltre nel grazioso vassoietto avevano messo anche un’insalata con tanto di dressing, dei crackers con una striscia di formaggio, un panino e dei biscotti allo zenzero. A seguire un altro paio di drink. E mannaggia che stavolta non ho potuto nemmeno prendermi un po’ di vino causa gocce anti ansia che mi sono fatta prescrivere per il volo!

A metà volo è arrivato lo spuntino (come fuso orario non era ben chiaro che ore fossero, eravamo partiti alle 11.00 ma poi si viaggiava 9 ore per arrivarealle 15.30… boh). E questa volta hanno portato dei grissini, corti e cicciotti, direi grissoni, con una marmellatina di peperoni. Una novità, ma non era poi male. Il tutto con drink, ovviamente…

 

 

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E più tardi, sempre orario non chiaro ma al mio stomaco andava bene, panino al formaggio (che non mi sono ricordata di fotografare e al momento della foto era già nel mio stomaco!) e gelato! Addirittura la coppetta gelato! Che carini!   thumb_IMG_0026_1024

Quindi sono riuscita finalmente ad arrivare in aeroporto ad Atlanta. In tanti mi avevano detto che era l’ aeroporto più trafficato d’ America. Doveva essere enorme, e oltre a volermi sgranchire le gambe continuavo ad avere il pensiero fisso dei negozi. Si, lo so, sono da ricovero. Ma una mia amica (la collega matta di shopping) mi aveva incaricato di portarle la naked smoky e io volevo tanto vedere i nuovi rossetti opachi della mac e non solo. Purtroppo una volta atterrata non è che fossi esattamente libera di girare per l’ aeroporto a mio piacimento. Per tutto un primo tratto ci sono addetti che ti guidano lungo i vari corridoi, ti indicano a destra o a sinistra, ti chiedono se devi uscire o se devi prendere un altro volo. Insomma mi sono ritrovata subito al banco dei controlli passaporto, e da lì direttamente al trenino sopraelevato per il mio terminal successivo, e da lì subito ai controlli per rientrare ai gates. Così, tutto nell’ arco di neanche un’ora. Quando l’ ultima volta solo per controllare il passaporto ero stata in coda due ore. Insomma avevo contato 5 ore come lasso di tempo prima del secondo volo per niente. Restava l’ idea dei negozi. Bene, con la mia solita fortuna, al mio terminal di negozi di trucchi, o vestiti, o qualsiasi cosa interessante, non ce n’era manco uno!

thumb_IMG_0027_1024Era un corridoione lungo come non so che, enorme davvero, con una serie continua di ristoranti, bar e chioschetti per i panini! Non ho visto nemmeno un dutu free! C’ era un negozio di adattatori per prese di corrente, una spa per riprendersi tra 2 voli, e un’esposizione di occhiali. Senza il negozio, solo esposizione. Ovviamente mi sono seduta davanti al gate e sono stata su skype con mia mamma e mio marito per ingannare l’ attesa.

Prima di salire sul secondo volo, aereo piccolino da 85 passeggeri, mi era venuto un sonno…tanto che appena salita in aereo mi sono proprio addormentata e mi sono svegliata all’atterraggio. Da lì taxi e hotel, dove sono arrivata molto probabilmente in stato di zombi tanto che il tizio alla reception mi ha dato un coupon per la colazione da usare il mattino successivo (così non devi alzarti prima per andare a cercare dove fare colazione). La stanza era molto carina, una delle più grandi dove sia mai stata.

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Soprattutto, la doccia era una delle più grandi che avessi mai visto…. ci si poteva fare una festa lì dentro!

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E qui tanto per la cronaca potete osservare i miei primi esperimenti di collage fatti dal cellulare. Non mi passava davvero niente nelle ore buche di questo viaggio…

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Stanza a parte, e colazione a parte (mi vergognavo troppo a tirare fuori il telefono e fare foto davanti a tutti… anche se c’erano le macchine per farsi i waffeln! Figata!) la mattina sono riuscita a girare un po’ per la città, che molto probabilmente nessuno conoscerà. Sono stata nella ridente cittadina di Durham. E’ decisamente una cittadina molto carina, da film. C’erano un sacco di casette dai colori pastello, nessuna casa più alta di due piani, tutte con giardinetto davanti. Certo non si vedevano in giro nè altre persone, nè negozi di alcun genere. Essenzialmente case e parchi. Ho visto più scoiattoli che persone lungo le strade. E i miei tentativi di fare shopping sono stati, ancora una volta, vani. Ho perfino cercato sulla mia mappa off line l’ esistenza di un centro commerciale, che però una volta raggiunto si è rivelato assai deludente. thumb_IMG_0111_1024Il pomeriggio e giorno successivo sono stata presa da altro, motivi di lavoro e ragione principale della mia visita. E la terza mattina era anche quella della mia partenza, quindi di nuovo taxi fino all’ aeroporto di Raleigh-Durham, volo breve con scalo a New York e poi fìvolo transoceanico fino in Germania. New York era la mia ultima speranza in fatto di negozi. Ma prima di arrivarci, il vero proble a era il tempo. La mattina stessa infatti in tv il canale meteo dava tempeste per tutto il  giorno sopra a New York. Infatti il primo aereo, che era ancora più piccolo di quello dell’ andata, è stato fermo sulla pista per più di mezz’ ora, con continue comunicazioni del pilota che ci informava di come l’ aeroporto di New York fosse stato chiuso e riaperto ( e così via per tipo altre 2 volte). Volo carico di turbolenze, sante goccine tranquillanti che mi hanno evitato un infarto. E una volta arrivata a New York, ero in un terminal schifosetto , non sono nemmeno uscita e rientrata dai controlli, ho solo preso una scala mobile ed ero praticamente già in zona gate! E anche qui, tanti bar e ristoranti, per fortuna anche tanti duty free… ma tutti senza trucchi! Vendevano solo alcolici e profumi! Ero quasi alla fine del corridoio quando… l’ illuminazione! Un negozio MAC! Era piccolino però era già qualcosa. La commessa sembrava davvero con poca voglia di fare, è stata anche scortese. Quando le ho chiesto se aveva qualcosa delle nuove collezioni (già che di esposto non c’ era niente) mi ha risposto con l’espressione di chi guarda un idiota “Oh ma quelle noi non le teniamo qui”. Ah beh grazie tante. Quindi me ne sono andata. Sono riuscita a trovare uno, e dico uno solo, duty free che vendeva anche cosmetici. Purtroppo c’ erano solo marche che trovo normalmente anche in Germania, niente Urban Decay, niente Two Faced, niente di un minimo interessante. E quindi me ne sono ritornata al gate, decisa ad affogare il mio disappunto in qualche cibo extracalorico.

thumb_IMG_0114_1024E infine mi sono sistemata a leggere un libro aspettando l’ ultimo volo.

thumb_IMG_0113_1024Neanche a dirlo, degna conclusione del viaggio: causa turbolenze, il volo è arrivato in ritardo a Francoforte, quindi per non perdere il treno ho dovuto correre e col cavolo che ho prestato attenzione ai negozi!

Sephora, Two Faced and Wycon Haul

Come promesso, ecco una piccola presentazione e mini review dei prodotti che ho comprato mentre ero in Italia. E come vi ho anticipato nel racconto sulle mie vacanze, prima di tutto sono andata da Sephora e ho fatto una fatica incredibile a non portarmi via mezzo negozio.

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Come prima cosa ho comprato un rossetto liquido long lasting (che avrebbe dovuto essere matte ma tanto matte non è) del brand proprio di Sephora, in un colore che definirei sul viola, visto che rossetti liquidi di quel colore non ne avevo proprio. Finora l’ ho provato solo una volta (oggi!) perchè mi sembra più un colore autunnale o comunque non troppo estivo, quindi sto aspettando il cambio di stagione per usarlo di più. Comunque come prima impressione non mi dispiace affatto. Sulle labbra risulta un pochino meno coprente di quello che sembrava sulla mano, ma il colore è cimunque molto bello, dura a lungo e sopravvive anche a un pasto; dopo qualche ora il colore diventa meno intenso e tende più a un rosa freddo che non a un viola, però bisogna anche dire che l’ avevo messo senza matite nè niente, per cui credo non sia affatto male.

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Sephora Rouge Infusion colore 05 Fuchsia concentrate

Secondo e terzo acquisto sono stati due Melted Lipstick della Two Faced, nelle colorazioni Melted Strawberry e Melted Candy. Il primo faceva parte delle nuove colorazioni e me ne sono innamorata subito: è esattamente un color fragola, non del tutto rosso, ma neanche rosa, e il profumo è buonissimo. Sul secondo sono stata indecisa fino all’ ultimo, perchè delle vecchie colorazioni me ne piacevano tanti ma non volevo spendere troppo fin da subito! Così alla fine ho cercato di prendere un colore un po’ diverso dai miei soliti rossetti, e visto che ultimamente mi sono dedicata moltissimo al rosso e un po’ all’ arancione come colori, ho deciso di puntare più sul rosa fucsia. Probabilmente avrei dovuto provare un colore più chiaro, magari qualcosa di tenue o nude, ma mi sembrava quasi un peccato prendere un rossetto di cui avevo tanto sentito parlare in un colore che si sarebbe notato poco! Comunque, li ho già testati entrambi più di una volta, e come resa sono piùttosto simili. Anche se non trovo il loro appliatore particolarmente pratico, li ho potuti usare anche senza matita sia applicando solo una piccola quantità di prodotto e stendendola bene, per avere un effetto un pochino più portabile, sia usando più prodotto per avere un colore pieno e coprente. L’ effetto finale era davvero bello in entrambi i casi, certo senza matita nella seconda opzione dopo qualche ora iniziava ad andare un po’ nelle pieghette. Quello che mi è un po’ dispiaciuto è che usandoli senza matita la durata è stata inferiore alle mie aspettative. Bisogna dire però che io tendo a mettere il rossetto prima di uscire e poi molto raramente vado a ritoccarlo nel corso della giornata. E mentre sono fuori capita di frequente che mi metta a smangiucchiare qualcosa o a bere senza farmi molto problemi per il rossetto. Quindi forse l’ effetto “labbra colorate solo ai bordi” era prevedibile. Questo piccolo inconveniente, se così lo posso chiamare, è stato comunque evitato utilizzando assieme al rossetto una matita dello stesso colore. In questo caso, anche dopo aver steso il colore per bene in modo da renderlo bello vibrante, il rossetto è rimasto al suo posto per parecchie ore, a cavallo della cena, senza finire nelle pieghette o svanire di intensità.

DSC06076Melted Strawberry in alto e Melted Candy in basso

Ma gli acquisti che mi danno più soddisfazione in questo momento sono indubbiamente quelli che ho effettuato da Wycon.

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Come ho detto, non avevo mai provato alcun prodotto di questo marchio in precedenza. Avevo letto qualche commento positivo sui velvet lipstick, che avrebbero dovuto dare questo effetto appunto velvet, vellutato, senza andare a seccare le labbra. Quindi da curiosona ho pasato più di mezz’ ora nel loro negozio a Venezia provando tutti i rossetti disponibili, delle varie collezioni e in tute le colorazioni, sul dorso della mano (che alla fine sembrava un disastro pittorico sui toni del rosso/rosa). In conclusione, ho comprato un rossetto della nuova collezione Wild Escape, appunto un Velvet Lipstick, in un colore misto tra rosso/arancio/rosa, molto portabile, mentre di una collezione vecchia che era anche in offerta ho comprato un Lip Mirror di un bel rosso acceso che mi aveva colpito subitissimo. Il primo, Velvet Lips, come ho detto è molto portabile e corrisponde bene alle aspettative: è morbido e facile da applicare, lo uso sempre senza matita perchè non va nelle pieghe, non ha una durata lunghissima ma si toglie in modo abbastanza graduale e uniforme. Soprattutto per me è perfetto in quei giorni in cui voglio mantenere le labbra matte ma me le ritrovo secche al punto tale che usare un vero rossetto matte evidenzierebbe tutte le pellicine. L’ unica cosa, l’ odore non è proprio dei migliori; non lo definirei fastidioso ma neanche particolarmente buono. Quello che mi ha sorpreso di più è stato l’ altro rossetto, preso in saldo, che pensavo si trattasse quasi di un gloss neanche del tutto coprente e invece si è rivelato essere un rossetto validissimo. Anche questo l’ ho usato senza matita, specie quando dopo l’ applicazione tampono un po’ le labbra con le dita in modo da far assorbire bene il prodotto e da rendere il colore più soft; il risultato è molto naturale, illumina le labbra senza renderle eccessive, tanto che l’ ho usato per un colloquio di lavoro. Invece se applicato asieme ad una matita dello stesso colore, dura meravigliosamente tutto il giorno! La colorazione è fantastica, risulta molto più coprente di quanto mi aspettassi, mantiene l’ effetto brillante tutto il giorno (ovviamente brillante ma senza alcun glitter!) e sul serio, l’ ho messo alla mattina, ed è durato con tenuta perfetta fino a sera. Fantastico davvero. E a differenza dell’ altro rossetto, l’ odore di questo non è affatto male.

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In alto Velvet Lips 09 Rosso Geranio, in basso Lip Mirror 05 Rosso

Oltre ai due rossetti liquidi, da Wycon mi sono lasciata tentare e ho voluto provare anche un blush in stick. Normalmente uso solo tonalità aranciate come blush, credo mi donino di più rispetto a quelle sul rosa, ma per cambiare ho voluto prendere una via di mezzo e andare su un color pesca. Anche in questo caso, come per il primo rossetto liquido, l’ odore non fa proprio impazzire, ma si sente solo quando porto lo stick vicino al viso. Una volta applicato non resta alcun odore e se lo applico direttamente coi polpastrelli non lo sento neanche. Se applicato direttamente dallo stick il prodotto risulta un pochino pesante e da un effetto alla Heidi che necessita di una buona sfumatura. Il che mi fa pensare (se pensiamo che è anche il mio primo blush in stick e non mi sono fatta spiegare come metterlo) che forse non è il metodo di applicazione giusto. Prelevando il prodotto dallo stick con le dita e stendendolo o picchiettandolo un po’ alla volta sulle guance si ottiene invece un effetto molto naturale, è più semplice da sfumare tanto che si può usare anche solo per dare un tocco più sano al viso senza lasciare una particolare colorazione. L’ effetto non dura moltissimo, erò  anche vero che in questo periodo, che fa parechcio caldo, non sto usando alcun prodotto in polvere per fissare fondotinta o blush. Nel contesto mi piace e lo trovo un buon sostituto dei blush in polvere per i mesi estivi.

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Wycon FaceStick Blush 04

E con questo è tutto, i miei acquisti italiani sono finiti. Spero di avervi dato qualche opinione utile!

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Mini Haul prima delle vacanze

Lo ammetto, questo post doveva uscire ancora parecchoi tempo fa ma non ce l’ ho fatta a finirlo in tempo e sono stata presissima da mille impegni! Comunque, era un post dedicato a un pomeriggio in centro passato con una mia ex collega qualche giorno prima di partire per le vacanze. Anche questa mia amica è appassionata di trucchi,  e come spesso succede quando non sono tenuta sotto controllo da mio marito e in sua compagnia ho finito per comprare qualcosa. Prima di tutto, vi mostro la collana che questa mia amica mi ha portato dal Vietnam. E’ stato un pensiero carinissimo, anche se per metterla ogni volta ho paura di rompere tutto…. è piuttosto delicata.

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Dopo le pausa da Douglas, dove entrambe ci siamo fatte truccare da un responsabile per il brand Chanel mentre cercavamo di trovare il fondotinta perfetto per me, abbiamo continuato il nostro giro visitando un altro paio di negozi. Da Orsay, che è un negozio da vestire piuttosto economico e che mi piace un sacco, c’era un’offerta sugli orecchini del tipo “prendi 3 e paghi 2” e quindi ho comprato un po’ di bigiotteria.

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Poi come drugstore siamo passate direttamente da Mueller, perchè al momento ti permettono di utilizzare su ogni spesa dei buoni con 10% di sconto che arrivano a casa per posta. Quindi dopo il trattamento trucco che ci aveva abbastanza convinte per la base, ci siamo fatte entrambe tentare e abbiamo preso la famosa Les Beiges di Chanel, ma nella colorazione 10, super chiara, che si può usare non come terra m per fissare il trucco come cipria. Visto che pochi giorni prima avevo finito col comprare il fondotinta Infallible (che qui in Germania si chiama Indefectible) di L’ oreal, ho preferito evitare di comprare anche il fondotinta della Chanel; troppi soldi tutti in una volta… In compenso ho preso un mascara trasparente da usare per le sopraciglia, visto che le mie sono lunghe e spesso, soprattutto in estate quando si va al mare, se non le fisso in qualche modo le ritrovo in disordine come non mai. Questo mascara trasparente della essence tutto sommato mi soddisfa, lascia le sopracciglia morbide e non bacchettine ma comunque le tiene abbastanza in ordine.

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Non è super chiccosina la confezione della chanel? Addirittura con la dust bag piccolina! E con un pennellino all’ interno che tutto sommato si può usare per dei ritocchini quando si è in giro.

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Infine, presa da un raptus totalmente non necessario, ho preso alcuni dei pennelli della nuova collezione della essence, che hanno un packaging così carino con i colori pastello e i motivi floreali. Ho preso quello da sfumatura, uno da correttore, uno da ombretto ma abbastanza piccolo che mi permette di essere precisa e soprattutto di portre il colore sotto alle ciglia inferiori senza sembrare un panda, e uno con doppio pettitinino per ciglia e sopracciglia.

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Ecco questo è quanto. Tutto sommato mi sono anche contenuta con gli acquisti 😉

 

 

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Aria di casa e pulizie di giugno!

In queste due settmane che sono tornata a casa dai miei, mi ero ripromessa di sistemare come si deve la mia vecchia camera. al momento viene usata un po’ come magazzino per la biancheria da stirare e anche per una moltitudine di altre cose. Ma questa non è l’ unica ragione per cui mia sorella non ci si è potuta trasferire. La vera ragione è che ogni mensola, armadietto, armadio e cassetto è pieno di cose mie. Insomma dove vivo ora in Germania ho anche qui una mia stanza, un armadio pieno di vestiti, una scrivania e una cassettiera, tutti pieni di cose mie… e a cas ain Italia ho praticamente altrettante cose se non di più! Una vergogna. Così da mesi progettavo una pulizia più estiva che primaverile per cercare di fare spazio a qualcuno che potrebbe voler usare quella stanza non solo come magazzino.

Intanto è stato imbarazzante ritrovare migliaia di cose che tendevo a collezionare non si sa nemmeno bene perchè. Ok i biglietti del cinema lo posso immaginare, peccato che a distanza di anni non si potesse più nemmeno leggere il titolo del film. Ma gli abbonamenti dell’ autobus? Abbonamenti mensili che ho accumulato nel corso dei miei 5 anni di scuole superiori? Perchè? E gli abbonamenti del treno? Pacchi di robaccia cartacea altamente inutile. Via tutto. Più difficile è stato guardare attraverso i vari diari e block notes in cui appuntavo di tutto. Ho trovato dei quaderni (tipo 4) in cui avevo annotato ogni singolo sms ricevuto per almeno 5 o 6 anni, perchè una volta i primi cellulari avevano una memoria di tipo 13 sms e io non volevo dimenticarmene nessuno. Ogni messaggio ben annotato con mittente, data e ora. wow. Se pensiamo che con i vari cellulari a seguire, che potevano contenere tantissimi messaggi,  hanno tutti fatto una brutta, bruttissima fine sia i messaggi salvati che i cellulari stessi, tutto quell’ annotare di sms mi è sembrato inutile. Ma è stato divertente rileggerne alcuni. La cosa più impressionante è stata l’ analisi dei due armadi. Tantissimi vestiti che praticamente mi vanno tutti ancora bene, ma che appartengono a periodi diversi e che al giorno d’ oggi non potrei più mettere. Ho avuto la mia fase punk, quella hip hop, quella più metallara, e quella delle maglie corte e larghe, che se non avevo l’ ombelico fuori anche in inverno non andava bene. Per la cronaca, se oggi mi azzardassi a uscire in dicembre con la pancia fuori vi assicuro che ne risentirei, e non poco.

Sono riuscita a svuotare mezzo armadio, ma neanche un cassetto. E ho due scatole piene di cose che dovrei riuscire in qualche modo a dare via. E dopo la pulizia dell’ armadio, è toccato all’ armadietto “make up”. Sia chiaro, non ho iniziato a truccarmi presto anzi tutt’ altro, e molti dei trucchi che avevo a casa arrivavano da regali natalizi o di compleanno oppure da giornalini quali “cioè” come omaggio. Le cose più carine erano i mascara e qualche rossetto, anche se a quei tempi usavo tanto i rossetti color marrone… Comunque, tenevo in quell’ armadietto ancora trucchi con più di 10 anni, che non avrei mai più usato, solo mi dispiaceva buttarli via perchè erano carini e rappresentavano dei ricordi. Questa volta, per farmi coraggio, ho scattato qualche foto e poi ho buttato tutto. E ho pensato di postarvi le foto per vedere se c’è qualche “non più super giovane” come me che si ricordava alcuni dei cofanetti e delle trousse che ho riscoperto in quell’ armadietto. Fatemi sapere!

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Non sono sparita!

Beh non so se effettivamente qualcuno si fosse preoccupato, visto che di commenti finora ne ho ricevuti ben pochi… e a sorpresa due sono pure in inglese… (?) Ma in ogni caso rieccomi, sono solo tornata a casa per una vacanza più che meritata e ho cercato di rilassarmi per bene! Oltretutto quando sono in Italia sembro emanare una strana aura che indispettisce parecchio gli apparecchi tecnologici, quindi il modem di casa si rifiuta di farmi connettere con qualsiasi dispositivo in mio possesso: niente computer, niente cellulare, niente tablet. Però il computer di mia mamma si connette sempre senza problemi, e pure quello di mio marito si è connesso. Così come il suo cellulare. Che vi devo dire, dopo svariati tentativi è risultato chiaro che il problema sono essenzialmente io… Comunque, ho parecchie cose da raccontarvi. In primis, vi dico subito che mi sono lasciata prendere un pochino la mano con lo shopping cosmetico, essenzialmente rossetti. Quando sono entrata da sephora sembravo una bambina in un negozio di caramelle. Mi sono messa a guardare ogni scaffale e ad ogni brand che qua in Germania dove vivo non vedo mai partivano mormorii del tipo: “ahhh ma c’è anche la Urban decay! ” “Ma hanno anche la Two faced” “E questo? Da quando non vedevo questo marchio!” e via dicendo. Con mio marito che dopo 5 minuti di Ahhh e Ohhh si è vergognato e mi ha abbandonata da sola in negozio, così ho finito per fare la pazza a parlare da sola. Mi sono anche contenuta, avevo riempito quel cestino con così tanti cosmetici, che poi prima di andare alla cassa ho rimesso meticolosamente al loro posto. Quasi tutti. E come se non fosse bastato quello per mettermi alla prova, passeggiando per Venezia sono capitata davanti al negozio della Wycon! Ma da quanto tempo era lì? boh! comunque gioia e giubilo, non avevo provato nulla finora di quella marca e quindi via con qualche altro acquisto! Promesso che appena mi risistemo e tiro fuori la macchina fotografica faccio un bel post/haul.

A parte questa parentesi di shopping, devo dire che non ci avevo mai fatto caso ma la mia pelle è decisamente sensibile al tempo e all’ umidità. Credeteci o meno, dopo soli 2 giorni passati a casa non potevo più usare quasi nessuno dei miei prodotti per il viso. perfino la crema da tuti i giorni era troppo grassa, la mia pelle non la voleva assorbire. qui in Germania ho costantemente la pelle secca!Che sia solo l’ umidità, o l’ acqua, o qualcos’altro, io non lo so, sta di fatto che in Germania ho la pelle secca e in Italia ho la pelle mista/grassa. Assurdo.

Ok questo era solo un salutino veloce, tornerò presto con le foto dei miei acquisti!

PS: ma con quei commenti in inglese… mi è venuto il dubbio… qualcuno preferirebbe se scrivessi in inglese? Fatemi sapere!

Coccole per il viso???

Come sapete, recentemente sono stata un po’ sotto pressione e oltretutto sono anche affetta da un raffreddore/allergia che non accenna a passare. La mia pelle ne ha risentito davvero tanto così, complice anche una piccola offerta al mio drugstore preferito, ho deciso di comprare un bel po’ di maschere da provare.

A dire la verità non sono mai stata un tipo da maschere, non ne avevo mai fatte prima di quest’ anno. Poi grazie a Clio (di Clio Makeup) ho iniziato ad interessarmi un po’ alle maschere fatte in casa. La prima che ho testato è stata quella essenzialmente a base di bianco d’ uovo leggermente sbattuto. Avendo la pelle secca e neanche una pelle troppo complicata ho evitato il limone. E devo dire la verità, dopo averla fatta asciugare e aver rimosso tutti i pezzettini di carta, la mia pelle sembrava subito più luminosa e con pori più piccoli. Purtroppo il mio tentativo di utilizzare la parte restante dell’ uovo mischiata a banana e miele per fare una maschera per i capelli non è andata a buon fine. Nonostante l’ acqua della doccia quasi fredda mi sono ritrovata con una frittata in testa… Di sicuro ho sbagliato qualche passaggio, ma ne sono rimasta un po’ traumatizzata e finora non ho ancora voluto riprovare.

Un’altra maschera che ho provato, sempre fatta in casa, era a base di yogurt greco, fragole e miele. In questo caso il problema maggiore è stato non perdere pezzi di maschera dalla faccia. Mi sa che lo yogurt greco tedesco è più liquido di quanto dovrebbe… Ma in conclusione dopo questa maschera non ho notato alcun beneficio per la mia pelle, e quindi anche in questo caso non ho ripetuto l’ esperimento.

A seguire ho voluto provare una maschera scrub della Lush con banana e mandorle. Ho cercato di seguire le indicazioni della commessa e ho fatto la maschera 2-3 volte alla settimana. Nonostante questo, arrivata alla data di scadenza più di metà prodotto era ancora nella scatolina e mi è dispiaciuto un sacco. Anche considerando il costo. E nonostante queste applicazioni costanti, la mia pelle non ha tratto alcun giovamento.

Arriviamo ai giorni scorsi, in cui appunto mi sono data agli acquisti pazzi di diverse tipologie di maschere, per tentare di risollevare un pochino la mia pelle.

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Si tratta sempre e comunque di maschere per pelli secche e non certo per pelli grasse. Non avrebbe senso. Ho deciso di provare due tipi di maschere peel-off, una maschera specifica per contorno occhi e labbra, una anti rughe, una idratante per pelli secche e una definita maschera di lusso perchè contenente champagne, caviale e particelle di oro (devo dire che quest’ ultima l’ ho presa più per scherzo che altro…)

Delle due maschere peel-off una non è servita assolutamente a niente, non si è asciugata come avrebbe dovuto, è rimasta tutta appiccicosa e per toglierla ci ho messo un sacco. L’unica cosa che ci ho guadagnato è stato girare per 10 minuti per casa con la faccia blu puffo. La seconda, che dall’ odore era probabilmente a base di arancia, conteneva meno prodotto e si è asciugata molto meglio. Nonostante questo non mi è parto che tirandola via la mia pelle sembrasse più liscia e pulita. Per cui penso che questi tipi di machere peel-off non valgano molto la pena. Una mia amica mi ha raccontato di una maschera peel-off tra le sue preferite, di Bottega Verde. Sarei curiosa di vedere l’ effetto di quella.

La maschera idratante per pelli secche è senza infamia e senza lode. Non ho notato segni positivi, è stato come mettersi la crema idratante ogni mattina.

Ho provato una delle maschere idratanti anti rughe per pelli secche, subito dopo aver fatto i vapori e aver rimosso la maschera peel-off. E in questo caso devo dire che la pelle era davvero più morbida e idratata.

La maschera per il contorno occhi e labbra invece non mi ha entusiasmato; sul contorno occhi non ho notato alcun segno positivo mentre sul contorno labbra mi sono spuntati dei brufoletti non molto incoraggianti. Visto che la confezione comprendeva 4 dosi vedrò cosa succede con le prossime applicazioni…

Non ho ancora provato le maschera al caviale/champagne/oro, sono molto curiosa! Vi terrò informate! E voi cosa mi dite? Vi piace farvi le maschere viso? Quali preferite? Io sarei molto curiosa di provare quelle in cotone o carta…

Farsi truccare da un professionista

Come ho scritto nel post sui miei recenti problemi col fondotinta, qualche giorno fa ho avuto l’occasione di essere truccata da un make up artist del brand Chanel.

L’ esperienza in sè è stata carina, ci ha messo quasi un’ora a truccarmi e avere quei tocchi leggeri per tutto quel tempo a momenti mi faceva prendere sonno 😉 A parte questo, però, nonè una cosa che rifarei. E’ sicuramente bello avere qualcuno che ci offre un altro punto di vista su noi stesse, ma non è detto che questo punto di vista se è tanto diverso dal nostro ci possa piacere. Nel mio caso, pur non essendo una donna acqua e sapone, non amo neanche truccarmi con colori troppo intensi. Non per questo non amo provare colori e quant’altro, ma cerco sempre di non esagerare. Quel giorno cercavo un fondotinta perchè volevo una soluzione per l’ estate che rendesse il mio incarnato luminonso e uniforme senza creare un mascherone. Volevo esattamente quell’ effetto di make-up no make-up. Il truccatore in questione non ha voluto dare molto ascolto a ciò che io, in quanto cliente, desideravo e ha preferito mostrarmi può prodotti possibili del suo brand, tutti sulla mia faccia. Quindi a partire dal siero, al fondotinta, al correttore, alla cipria, alla terra e al blush, il trucco era già tutt’ altro che naturale. Però si fosse fermato qui non mi sarebbe poi dispiaciuto tanto. solo il counturing era un po’ troppo marcato rispetto al solito.

Il peggio è stato quando siamo passati agli occhi. Visto che mi aveva struccato completamente, volevo solo qualcosa per non uscire tutta truccata come base e con gli occhi senza niente. Insomma sarebbe bastato un omretto marrone e un po’ di mascara. Invece è partito con correttore come base, ok, e poi ha preso una matita nera a lunga tenuta. E con quella matita ha segnato tutto il contorno degli occhi. TUTTO. Certo poi ha anche sfumato un minimo, ma sotto al mio occhio c’ era un ombra nera adatta forse a una sfilata di moda stile gotico, non certo per andare al supermercato di venerdì pomeriggio! Non contento, ha aggiunto del bronzo sulla palpebra mobile, del rosa acceso e brillantinato nella piega per creare uno stacco e di mascara ne ha messo talmente tanto che non riuscivo più ad aprire bene l’ occhio. Le altre commesse del negozio tutte a fare i complimenti. Io però non ero più io, mi guardavo allo specchio e continuavo a pensare che sarebbe stato davvero imbarazzante uscire così. Cosa che poi invece ho dovuto fare, attirando non pochi sguardi.

Non posso dire che il trucco effettuato non fosse bello, i trucchi usati erano di ottima qualità e sicuramente quel truccatore sapeva il suo mestiere. Però non sono uscita dal negozio soddisfatta e felice, ne sono uscita con gli occhi irritati e rossi e con un quintale di trucco addosso non richiesto. occhio profE soprattutto, non avevo un’ aria fresca, riposata ed estiva. Anzi.

A voi è mai successa una cosa del genere?

Problemi di fondotinta

Arriva l’ estate (anche se qua a fatica superiamo in 15 gradi ma la voglia d’estate c’è lo stesso) e con essa anche la mia voglia di truccarmi meno e di avere una pelle bella e il più naturale possibile. Certo dopo aver speso non un inverno, ma 5, in Germania, la mia pelle ha subito uno sbiancamento e ingrigimento progressivo. Oltretutto da normale/mista nella zona T, la mia pelle è diventata secca, SECCA da morire. Era necessario trovare un compromesso per un make-up più fresco e naturale ma che non mi facesse sembrare uno zombie.

Per la parte sulla cura della pelle (perchè prevenire è meglio che curare) ho già in mente un altro post in cui mostrare tutte le maschere che ho deciso di testare nell’ ultimo periodo, nonchè la mia routine quotidiana per come pulire a fondo la pelle senza stressarla troppo. Quindi ora voglio parlarvi solo ed esclusivamente di fondotinta & co. Ho girato tre diversi negozi nel disperato tentativo di trovare una BB cream che potesse uniformare per bene la mia pelle senza coprirla come un fondotinta, ma con mio sonno disappunto la maggior parte delle BB cream non contiene alcun fattore di protezione. Lo so che il sole in Germania non è quello delle Hawaii, ma almeno un piccolissimo SPF è sempre meglio averlo. Gli unici prodotti che ho trovato con fattore di protezione, per quanto basso, erano ua della maybelline (Dream Fresh BB cream) che però non sembrava uniformare un accidenti di niente sulla mia pelle e due BB cream della l’ oréal (Magic Skin Beautifer anti rossore e anti fatica) che in realtà sembravano dover essere comprati in combinazione con almeno altri 3 prodotti della linea per avere un bel risultato finale (o se presi singolarmente non avevano un gran effetto).

Maybelline-Dream-Fresh-BB-Cream-Swatches-1loreal magic skin beautifer bb cream in light, anti-redness, anti-fatique comparison review and swatches 1

Per avere una pelle bella liscia e che sembrasse riposata avevo anche pensato di provare il Baby Skin di Maybelline, ma di nuovo nessun fattore di protezione e poi quando l’ ho provato sul palmo in negozio mi era sembrato molto siliconico (si può dire? non so, a me rende l’ idea), nel senso che si la pelle sembrava liscia, ma era come averla soffocata sotto a uno strato di gomma. E comunque, essendo trasparente, avrei dovuto prendere qualcos’ altro da metterci sopra.pore eraser

In conclusione, mi sono decisa a prendere il nuovo Infallible 24h-matte nella colorazione 13 Beige Rose (non so se i nomi siano gli stessi in Italia, spero si capisca comunque). Purtroppo non c’ erano tutti i tester e il colore più chiaro sembrava, incredibilmente, troppo chiaro. Così ho preso il secondo colore più chiaro, nonostante il nome, perchè in più di una review avevo sentito che tutte le colorazioni di questa linea erano a base gialla.

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Beh non mi sembra molto vero… questo beige rose è decisamente a base rosa, troppo rosa per la mia pelle, ma purtroppo l’ ho potuto constatare solo una volta tornata a casa. Che fregatura! Finora l’ ho usato un paio di volte, ma anche tralasciando il sottotono sbagliato, non mi è sembrato così eccezionale. Coprenza non così alta come speravo ed effetto decisamente non naturale, pur mettendone pochissimo. Inoltre essendo effetto matte, secca molto la pelle. Quindi penso che lo potrò usare solo diluito con della crema base o idratante, per non evidenziare il sottotono diverso e il finish secco. Peccato, dalle review avevo sperato decisamente meglio.

Indispettita, il giorno dopo questo acquisto sbagliato sono andata in profumeria, decisa a trovare qualcosa che soddisfacesse le mie esigenze. Speravo che essendo una profumeria e non un drugstore mi avrebbero lasciato portare a casa un campioncino. bastavano poche gocce dal tester in un piccolo contenitore che mi ero portata. Ma, proprio come penso succeda in Italia, anche in Germania questo non è possibile. L’ unica cosa che mi hanno offerto, è stata quella di rimuovere completamente il trucco che avevo su e poi farmi truccare da un professionista della Chanel che era in visita al loro negozio proprio quel giorno. Beh meglio di niente, mai più dico di no. Così ho avuto anche la mia prima esperienza nell’ essere truccata da qualcun altro. Un make up artist (a detta sua). Ovviamente ha usato solo prodotti Chanel. Lo struccante sembrava molto buono, mentre il siero idratante che mi ha messo mi ha irritato parecchio la pelle. Ho chiesto se c’ erano profumi artificiali aggiunti che avrebbero potuto farmi allergia ma ha detto di no. Poi come fondotinta mi ha messo il Perfection Lumière Velvet nella colorazione 30, e devo dire che era il colore esatto della mia pelle. Mi è sembrato un fondotinta molto valido, non troppo coprente ma che comunque uniformava bene l’ incarnato e illuminava il viso. Certo, visto che cercato solo un fondotinta sarebbe bastato mi mettesse solo quello e mi lasciasse provare la tenuta fino a sera. Invece lui ha voluto fare un look completo, e quindi sopra al fondotinta ha usato il correttore Correcteur Perfection nella colorazione 10, e poi ha fissato il tutto con la famosa Les Beige, nella colorazione 10. Come terra per un lieve contouring invece ha usato Les Beige nella colorazione 40. Devo dire che la fama di queste polveri, terra e cipria, se la meritano tutta. Infatti alla fine mi sono ritrovata a comprare solo Les Beige n° 10 e non il fondotinta, sperando che funzioni così bene anche per fissare altri fondotinta. Mi sono ritrovata a dover scegliere perchè purtroppo i prodotti Chanel non sono proprio cheap, e avendo comprato un fondotinta nuovo il giorno prima ho preferito puntare sulla cipria. Già la confezione è carinissima, con tanto di pennellino e addirittura dust-bag. Vi terrò aggiornate sulle sue prestazioni 😉

Però, sarebbe veramente il caso che anche in Italia, in Germania, e in qualunque altro posto in cui ancora non è possibile, rendessero possibile portarsi a casa un mini campioncino di prodotto, così da permettere alle clienti di provare il prodotto a casa con la luce naturale e alla mattina così da testare anche la durata. In questo modo si potrebbe fare un acquisto ragionato. Io  sarei più propensa a spendere cifre che definisco “alte” per un prodotto se prima avessi modo di testarlo e ne fossi soddisfatta. E voi che ne pensate?

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Come sopravvivere a situazioni di grande stress

Titolo poco incoraggiante! Eheh! Semplicemente ho appena attraversato un periodo che io definirei a dir poco stressante, e credo che nonostante tutte le mie sfighe psicosomatiche sono riuscita a uscirne bene. Quindi eccomi a sharare con voi qualche consiglio.

Nelle scorse settimane per me è stato un caos in quanto mi sono trovata ad organizzare la mia discussione di dottorato. E qui le cose funzionano diversamente. Anche se pensavo di essere preparata, mi sono ritrovata da sola a dover affrontare segretarie, professori, doodle list e altri inconvenienti non previsti. Per avere poi conferma della data di discussione con una settimana di preavviso! Ho anche voluto avere i miei genitori qui con me per la discussione, e non è facile trovare una pensione con così poso anticipo. Nonostante continuassi a ostentare sicurezza, mi limitassi a studiare un’ oretta al giorno e a continuare la mia vita di tutti i giorni come sempre, lo stress non è più di tanto controllabile, e viscidamente è arrivato. Prima sottoforma di herpes sul labbro, poi come raffreddore da cavallo, e per concludere come insonnia e panico allo stato puro.

Allora, cominciamo coi rimedi per contrastare l’ herpes sul nascere. Ho dovuto fare parecchie ricerche prima di trovare la combinazione vincente per me, perchè ogni volta che mi trovo ad affrontare situazioni stressanti questa simpatica bollicina riappare sul labbro. Se siete persone soggette a herpes, come me, saprete bene che una volta preso, il simpatico herpes non se ne va mai del tutto, semplicemente regredisce e si nasconde nelle vostre cellule aspettanto un momento di debolezza del vostro sistema immunitario. Ecco perchè, con lo stress, torna fuori e ricompare sempre nella stessa posizione. Su di me ha scelto il labbro superiore, proprio sulla cupola sinistra della M delle labbra. Sostanzialmente, ricompare anche ogni volta che mi becco un raffreddore per uso smodato di fazzoletti e sfregamenti della zona interessata. Ecco perchè, come primo rimedio, io giro sempre con un mini tubetto di aciclovir o ganciclovir (le classiche cremine anti herpes) in borsa. Non è la soluzione migliore, poichè tali emulsioni andrebbero conservate preferibilmente in un luogo freddo. Ecco perchè io tengo il tubetto normale in frigorifero a casa, e una versione mini in borsa, nel caso di emergenza fuori casa. In questo modo, non appena sento il pizzicorio al labbro, ci metto subito una bella spalmata di crema antibiotica. Nella maggior parte dei casi, se l’ intervento con la crema è tempestivo, riesco addirittura a prevenire la formazione della classica bollicina e il viscido herpes viene ricacciato indietro senza nemmeno fare capolino.

Quando invece non mi accorgo subito del pizzicorio al labbro e noto la presenza dell’ orrida bollicina sul labbro, allora non metto subito l’ aciclovir, ma copro la parte interessata con dentifricio preferibilmente alla menta. Ovviamente, già che i dentifrici sono spesso bianchi, preferisco non avventurarmi fuori in quelle condizioni e soprattutto ne approfitto durante la notte. La formula del dentifricio aiuta a seccare la bollicina, e la presenza di menta o mentolo ha effetto lenitivo così da prevenire bruciori veri. Dopo un paio di applicazioni di dentifricio, passo quindi all’ aciclovir e alterno la crema durante il giorno e il dentifricio di notte. In questo modo la bollicina non aumenta mai di dimensioni, resta sempre piccola e quasi invisibile e nel giro di 4 giorni massimo dovrebbe sparire del tutto. Avevo anche letto che una possibile alternativa al dentifricio poteva essere rappresentata dal succo di limone, ma su di me non ha mai funzionato.

Superato il pericolo herpes, come vi dicevo, è arrivato il raffreddore. Tremendo, come sempre. Ora, nonostante sia sempre consigliabile affidarsi alle medicine, dal mio punto di vista, per non esagerare mi limito ad assumere un fluidificante e lo affianco a innumerevoli suffumigi. Almeno 2-3 volte al giorno (non dopo i pasti altrimenti mi viene la nausea) metto a bollire dellì acqua, ci aggiungo sale grosso come per fare una pasta, e appena tolta dal fuoco aggiungo qualche goccia di essenza al mentolo, o eucalipto, o Olio 31. Dopodichè mi sistemo non troppo vicina alla pentola per evitare ustioni, con un bell’ asciugamano in testa, e mi sorbisco almeno 15 minuti di vapori, inspirando col naso (per quanto possibile) ed espirando con la bocca. Questo, oltre ad essere un ottimo aiuto contro il raffreddore, è ottimo anche per la pelle del viso, per aprire tutti i pori e quindi preparare la pelle del viso a qualche trattamento con una maschera ad hoc. Se non avete tempo per le maschere, dopo i vapori sarà sufficiente sciacquare il viso e applicare la solita crema idratante per avere comunque un effetto rinfrescato e purificato.

Un’ altra cosa che ho cominciato a fare non da molto, ma che mi salva la vita e soprattutto il naso in caso di raffreddore, è cercare di mantenere sempre protetta la zona atorno e sotto al naso. L’ uso continuo bene fazzoletti non dà mai buoni risultati. E per evitare di rimanere in carne viva attorno al naso, personalmente ho scoperto che al posto della classica crema idratante funziona benissimo il burrocacao. Specialmente se sono più burrosi e non si presentano in stick.

Infine, due giorni prima della fatidica data per la discussione, è sopragiunto il panico. è arrivato di notte, in quanto ero già un po’ agitata e quando mi sono coricata sotto alle lenzuola ho cominciato a pensare alla mia presentazione, alle possibili domande, a cosa mi mancava da studiare, a cosa avrei potuto fare meglio. Pensa, pensa pensa… Avevo raggiunto le 2 di notte senza aver chiuso occhio.  E complici stanchezza e pensieri catastrofici ricorrenti, ecco il panico. tachicardia, sudori freddi. E il pensiero che davvero qualcosa potesse andare storto. Dopo il primo, assurdo, impulso di mettersi a urlare mi sono alzata, ho scritto una mail alla segretaria spiegando che avevo delle preoccupazioni e se per favore il giorno seguente poteva rassicurarmi su alcune questioni. Mi sono preparata una camomilla (in questo caso, a seconda dei gusti strettamente personali, potete anche approfittare di una camomilla “corretta”), ho controllato le sopracciglia con lo specchietto che ingrandisce, e al primo sbadiglio sono tornata a letto. Dopo le scarse 5 ore di sonno, il giorno dopo per evitare il panico mi sono tenuta occupata. Ho deciso di non pensare più neanche un minuto allo studio, tanto mettersi ad imparare più cose possibili con l’ angoscia dell’ ultimo minuto non aiuta. E mi sono messa a cucinare le cose per la festa post-discussione. Sono andata a fare le spese con i miei, ci siamo fermati fuori a prendere un the, insomma ho cercato di non avere un secondo libero per pensare alla discussione e a qualsiasi cosa potesse andare storta. Se non avete voglia di cucinare potete dedicarvi alla prova vestiti (non è mai bene lasciarla per l’ ultimo minuto), la prova capelli, un bagno rilassante, se siete raffreddate potete dedicarvi ai vapori seguiti da maschere idratanti, mettervi lo smalto e perdere tempo a fare delle nail arts più complicate del solito. Dedicatevi a qualsiasi cosa vi piaccia e possa distrarvi dalle preoccupazioni.

E in questo modo, la data della discussione è arrivata, ed è andato tutto bene! 😉

Spero che qualche consiglio che vi ho dato possa tornarvi utile! Alla prossima

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