Quattro chiacchere

Update e i primi due mesi a Los Angeles

Ciao a tutti! Vi ho trascurato, lo so, ma col nuovo lavoro, la ricerca di un appartamento nonche’ di una macchina, tutte le pratiche burocratiche… Diciamo che mi sembra incredibile siano passati quasi 2 mesi da quando sono arrivata a Los Angeles, mi sento ancora totalmente spaesata, eppure e’ cosi’. Il tempo vola.

Nel caso a qualcuno interessasse, non fa caldo come in estate, quando va giu’ il sole (e tramonta anche qui molto presto) le temperature scendono parecchio e fa freschetto. Pero’ a pensare che siamo a dicembre, sono temperature decisamente piu’ calde rispetto a quanto ero abituata. Non apprezzo la passione degli americani per l’aria condizionata, che spesso e’ accesa anche in inverno all’interno di uffici, negozi e altri luoghi pubblici. Tremendi! E per quanto riguarda l’atmosfera natalizia… beh avete presente le case tutte decorate che si vedono nei film? Ecco, da cosi’ a peggio. Ci sono varie competizioni per la casa piu’ decorata, con piu’ luci, oppure, in alcuni casi, piu’ pacchiana.

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Un evento che mi e’ piaciuto moltissimo e’ stata la sfilata di barche decorate a Natale di Newport Beach. A parte che Newport e’  a priori una delle citta’ piu’ belle della zona (non ci avevano ambientato O.C.???) ma la sfilata di barche e’ stata davvero carina, e tutte le case lungo la riva erano decorate in modo fantastico.

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Avendo tirato fuori un attimo i telefilm… Sapevate che buona parte delle scene di Beverly Hills 90210, quelle ambientate a scuola soprattutto, non sono state girate a Beverly Hills ma in un liceo di Torrance? Ci passo davanti spesso, andando o tornando da lavoro. e nello stesso liceo dovrebbero, secondo voci locali, aver girato anche molte scene di Buffy. Addirittura, un giorno mentre stavamo visitando il Pier di Redondo Beach, siamo capitati in mezzo al set per delle riprese cinematografiche, solo che non sappiamo di cosa!

E poi, abbiamo visitato il campus di UCLA, che e’ a dir poco enorme e cio nonostante niente in confronto al campus di Berkley, fatto un giro per Sunset Bulevard e Beverly Hills… non ci siamo ancora azzardati ad entrare a Bel air, perche’ quei due bei cancelli all’ingresso ci avevano intimorito e fatto pensare ad un area privata con accesso solo per i residenti (ma non e’ cosi’ e prima o poi ci andremo! giusto per trovare la casa di Willy)… e visitato Long Beach e Palos Verdes, due citta’ sulla costa una piu’ bella dell’altra (ma la mia favorita per ora resta Newport).

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E con tutti questi giri da brava turista, non pensate che non mi sia dedicata a un po’ di sano shopping all’interno dei diversi centri commerciali della zona! Sono passata per il Fashion Island di Newport al Beverly Center di Beverly Hills, senza contare il Del Amo Shopping Center di Torrance, che sembra essere il quarto centro commerciale piu’ grande degli Stati Uniti.

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Sono passata anche per il Rodeo Drive, si quello di Julia Roberts in Pretty Woman, ma li’ di fare shopping non se ne parla… troppo costoso…

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E soprattutto, ragazzi, shopping on line! Qui si usa ancora piu’ che in Germania, si ordina di tutto on line, soprattutto dopo il Ringraziamento con il Black Friday e il Cyber Monday! In quei giorni e’ decisamente meglio stare lontani dai negozi, scene da panico, la gente fuori in coda dai negozi da piu’ di ventiquattr’ore prima in attesa di accalcarsi dentro per primi! E grazie a due youtubers (locali, oltretutto) ho scoperto i vantaggi di Ebates! Voi lo conoscete? Io ero scettica all’inizio, ma mi e’ gia’ arrivato il primo assegno con il mio cash back, quindi direi che c’e’ da fidarsi. In pratica, per chi non lo conoscesse, e’ un sito da cui si puo’ accedere a diversi altri siti per shopping on line, e entrando attraverso Ebates una parte dei soldi che spendiamo nell’acquisto ci viene restituita. E’ una gran cosa! Solo non sono sicura che valga anche per spedizioni all’estero, per quello dovreste dirmi voi.

A breve un nuovo post con tutti i prodottini nuovi che ho comprato e con mini review o prima impressione!

 

News news news

Ciao a tutti, quei pochi di voi rimasti dopo questa mia lunga assenza! Ma avevo un valido, validissimo motivo per assentarmi tanto a lungo. Vi avevo raccontato di alcuni viaggetti in giro per il mondo per questioni di lavoro; erano tutti colloqui, e alla fine ho trovato lavoro e assieme a mio marito, che purtroppo è ancora alla ricerca, abbiamo fatto i bagagli, organizzato partenza e trasloco, e ci siamo trasferiti. Le procedure per lasciare la Germania sono state lunghe e a volte difficili, intanto non parlavo bene la lingua, e poi bisogna fare le cose per bene onde evitare problemi. Per fortuna, i nostri amici sono stati così fantastici e ci hanno aiutato passo dopo passo.  Poi siamo stati un paio di settimane a casa, in Italia, coi nostri genitori, per finire tutte le scartoffie preliminari per il passo successivo. E ora… Mi sembra ancora così strano dirlo o scriverlo… Beh siamo a Los Angeles!!!! Oh Yes!!! Patria di tante youtuber che ho iniziato a seguire, patria della nyx e di Anastasia Beverly Hills… E di tanto altro ancora!!! Datemi il tempo di sistemarci, e tante nuove reviews di prodotti arriveranno! Non mi sembra ancora vero!

Comunque, questo post era solo per un veloce aggiornamento. Se qualcuno fosse interessato a maggiori dettagli, racconto del viaggio, dell’arrivo o delle scartoffie, fatemi sapere.

A presto!

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Naked3 UD make up look

Solitamente preferisco restare su look molto naturali, ma per una volta ho deciso di osare un pochino di più. Anche se a malincuore ho notato che nonostante il trucco di oggi fosse bello scuro e intenso, e nonostante abbia cercato di usare una luce buona per fare le foto, in foto i colori risultano molto più soft che in realtà. Peccato. Spero comunque che il trucco vi piaccia, io ero particolarmente fiera per il semplice fatto di essere riuscita ad applicare le ciglia finte per la prima volta in modo decente!

Processed with Moldiv

Come base e correttore ho usato i soliti prodotti, che sono i miei preferiti ultimamente, quindi vi risparmio. Per il trucco occhi, invece, ho usato quasi esclusivamente la Naked3.

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Dopo aver steso un velo di Primer Potion, ho steso Strange (il colore opaco più chiaro) su tutta la palpebra e sotto al sopracciglio con un pennello piatto, in modo da picchiettare bene il colore. Poi con un pennello da sfumatura ho steso Nooner nella piega dell’ occhio sfumando bene verso l’ esterno e verso l’alto. Per sfumare bene il colore e far si che non ci fossero stacchi troppo definiti ho sfumat bene i bordi con il terso colore opaco, quello intermedio, Limit. Poi sulla palpebra mobile ho steso, sempre picchiettando, un mix tra Buzz e Liar, mentre per dar luce all’ angolo interno ho aggiunto un po’ di Dust. Dopo aver applicato il solito eyeliner della Maybelline(ormai ne sono innamorata) e applicato le ciglia finte, ho portato un po’ di ombretto nel color Nooner anche sotto alle ciglia inferiori, tenendomi sulla parte esterna, e ho completato tutto con un po’ di mascara.

Le labbra possono essere a scelta. Per un look più soft anche un rossetto nude sta benissimo a completare il trucco. Per un look invece un pochino più appariscente, suggerirei un rossetto sui toni del viola o bordeaux, per richiamare un po’ il viola presente negli ombretti. Per il resto, non ho applicato del blush perchè i miei soliti colori sull’arancio non ci sarebbero stati bene. Ho applicato semplicemente della terra e dell’ illuminante.

Spero che il trucco vi piaccia, buon week end!

 

Back to nude look

Questo periodo mi lascia un po’ priva di inventiva riguardo al make up. Perchè per look colorati, vivaci, ormai qui in Germania è troppo brutto e nuvoloso. Manca il sole! Ma non è ancora autunno e andare in giro con labbra viola scuro o lilla mentre ancora ho i resti di una minima abbronzatura non mi pare il massimo. Quindi si, non ho le condizioni meteo adatte per la giusta ispirazione! E senza ispirazione, meglio andare sul basic.

Processed with Moldiv

Base: Fit Me di Maybelline, colorazione 220

thumb_IMG_0829_1024Occhiaie: Bobbi Brown Corrector, Bisque + Garnier Miracle skin BB cream Perfector

thumb_IMG_0831_1024Occhi: Palette Zoeva Nude + MAC Blanc Type

ombretto zoeva 1thumb_IMG_0828_1024thumb_IMG_0837_1024Eyeliner: Long lasting Gel Drama Maybelline

thumb_IMG_0830_1024Rima interna inferiore: Zoeva Soft eye kohl in Blanc

thumb_IMG_0996_1024Mascara: Maybelline Colossal Volume Express

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Sopracciglia: Palette Zoeva Nude + Mascara trasparente Essence

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Terra: Kiko Bronzer powder 104

thumb_IMG_0833_1024Blush: Illamasqua, Excite

thumb_IMG_0834_1024Labbra: Trend it Up Ultra Matte Lipstick 10

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Ho dimenticato un’intera palette!

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Ebbene si, a due giorni di distanza dopo aver pubblicato il post sui prodotti per la base viso in polvere, blush e terre i sono accorta di aver dimenticato non uno, ma un’intera palette di blush! Insomma ho scritto una cavolata quando vi ho detto che il Blush della Illamasqua è stato il mio primo… avevo rimosso questa intera palette della Zoeva, mannaggia! E ci tengo a precisare, non è affatto una brutta palette, l’ ho usata parecchio all’ inizio, senza aver ben chiara la differenza tra terra, illuminante e blush. In pratica, questa palette, assieme a una palette di ombretti sempre della Zoeva, sono state le mie prime palette in assoluto. Le ho prese quando ho iniziato ad interessarmi un minimo al make up, quindi pochi anni fa. La mia collega mi aveva mostrato il sito di Zoeva e doveva fare un ordine on line, quindi mi ha chiesto se volevo qualcosa anche io. Beh a quei tempi la Zoeva era molto meno cara (sto parlando di 4 anni fa eh, mica secoli) ma soprattutto io avevo si e no 2 rossetti, 1 matita e un mascara! Mi serviva tutto. Quel primo ordine è stato fantastico, ho ordinato le due palette, 3 eyeliner liquidi tutti colorati, un intero set di pennelli di bambu, matite e matitoni. Insomma tutto. La palette dei blush è carina e ha diversi colori che permettono di creare diversi effetti. I blush sono due più sull’ aranciato e tre più sul rosa fucsia, un marroncino tenue per un countuting molto leggero e due terre, una più calda e una più fredda, e due illuminanti. Alcuni blush hanno anche dei brillantini, ma non troppi, insomma non danno fastidio. I prodotti della palette non sono pigmentati tutti alla stessa maniera… i blush aranciati ad esempio sono più pigmentati di quelli rosa e la terra calda lo è più di quella fredda. Per gli illuminanti non saprei dire, non li ho mai usati perchè al tempo non sapevo cosa fossero e come si usassero…  Ora che dal fondo del cassetto ho riscoperto la palette, penso che potrei decisamente sperimentare qualche counturing più elaborato! Ma per precisare, non ho smesso di usare la palette perchè non mi piaceva più, semplicemente quando ho comprato il blush della Illamasqua ne ero così innamorata che in pratica ho usato solo quello per parecchio tempo…tanto da dimenticarmi completamente di avere questa palette! Certo, devo ammettere che è da un po’ che non compro dal sito di Zoeva. All’ inizio avevo tantissimi prodotti loro, ma come ho detto, hanno aumentato un sacco i prezzi in poco tempo e la cosa non mi è affatto piaciuta. Se mi trovassi adesso nella situazione di 4 anni fa, senza trucchi e con la possibilità di ordinare dal loro sito, non credo prenderei tutte le cose che ho ordinato in passato!

Comunque, scusate ancora per questa dimenticanza! Brutto, bruttissimo segno! E’ un chiaro segnale: ho troppa roba, bisogna fare pulizia, riordinare e riorganizzare tutto! E credetemi… lo farò. Per necessità. Tra meno di due mesi. Tutto quello che vorrò portare con me su quell’ aereo dovrà per forza di cose entrare in due valige!

I miei prodotti per la base viso: i prodotti in polvere

Terza e ultima parte per quanto riguarda i miei prodotti per la base viso. I questo post non mi resta che parlarvi ti tutti i prodotti in polvere, da fondotinta compatti, ai blush, alle terre e alle ciprie, più qualche blush in stick. Partiamo subito!

thumb_IMG_0218_1024 thumb_IMG_0219_1024Questo è il mio contenitore dei vari prodotti in polvere. Li tengo direttamente sopra alla scrivania, perchè questo cofanetto mi piace un sacco. E dentro ci tengo anche il kabuki che sto usando al momento, mentre quelli puliti di riserva sono al sicuro da un’altra parte.

Cominciamo coi fondotinta.thumb_IMG_0220_1024 thumb_IMG_0221_1024I primi fondotinta che ho usato, nel passaggio tra l’ uso di soli correttori e l’ uso de fondotinta liquidi, sono stati proprio questi fondotinta compatti in polvere. E come avrete capito, visto che non mi piace rischiare troppo nel provare un nuovo tipo di prodotto, ho preso qualcosa della Essence. Come immagino noterete dalla foto, questi 3 prodotti sono identici a parte la colorazione, il primo che ho preso infatti era più scuro in quanto non ero completamente sbiadita, ed è quello che si trova più a destra nella foto sopra. E progressivamente sono passata a una colorazione più chiara, quella centrale, fino a quella diafana, a sinistra. Ma con ordine, il prodotto si chiama Essence Mattifying Compact Powder, prezzo 2,79 euro, e dalla più chiara alla più scura le colorazioni sono 10 light beige, 04 perfect beige e 09 soft tan. Il mio problema principale con queste polveri, è sempre stato essenzialmente uno: arrivati ad un certo punto mi si sfaldano in tanti pezzetti (come potete vedere per il prodotto a destra) e obiettivamente si va male a prelevare il prodotto con un pennello perchè tutti i pezzetti medi e piccoli si incastrano tra le setole. Altre volte invece mi si rompeva il coperchio di plastica, si staccava dal resto della confezione. E anche in questo caso, a parte una lieve scomodità dovendo usarlo a casa, ma il vero problema è non poter mettere il prodotto in borsa per qualche ritocco fuori casa, a meno di ritrovarsi borsa e contenuto con una base matt perfetta. A parte questi inconvenienti, il prodotto in sè mi è sempre sembrato abastanza valido Certo non si tratta di un effetto coprente come quello che si può ottenere con un fondotinta liquido. Ma per le principianti ritengo sia un buon sistema. Solitamente non comporta problemi di mascheroni eccessivi o di contorni non sfumati. Assolutamente bisogna evitare però di applicare troppo prodotto,uno strato uniforme basta. Continue passate non copriranno di può e vi saranno sembrare, come dire, polverose.

Come alternativa ai prodotti Essence ho sperimentato anche un fondotinta della Catrice, il Mineral Compact Powder nella colorazione 130 Warm Beige, prezzo 3,49 euro (anche se credo che ora sia fuori produzione).

thumb_IMG_0225_1024 thumb_IMG_0226_1024Dalla colorazione capirete che nonè stato uno dei miei ultimi acquisti… Comunque, differenze sostanziali rispetto alla Essence non ne ho trovate. L’ unica cosa è che le colorazioni erano prevalentemente con sottotono rosa e per questo ho fatto molta fatica a finire questo prodotto. Stonava parecchio col mio incarnato (differenza viso-collo da paura).

Come ultimo prodotto in polvere, di recente ricorderete che ho parlato del famoso Les Beiges di Chanel. thumb_IMG_0228_1024 thumb_IMG_0229_1024Il nome completo del prodotto è Les Beiges Healthy Glow  Sheer ovvero polvere effetto radioso e naturale, con SPF 15, e la colorazione che ho preso io è la numero 10. Il prezzo, controllando ora dal sito della Chanel, è di 49.99 euro. Vi ho parlato ampiamente di questo prodotto in precedenti post e anche del perchè sono arrivata a comprarlo, nonostante il prezzo. Per me è un prodotto validissimo, è davvero molto leggero sulla pelle ed è uno dei pochissimi prodotti in polvere contenenti un fattore di protezione. La colorazione, nonostante sia tendente al rosato, non stona col mio incarnato. Non si tratta di un prodotto da utilizzare abbondantemente come fondotinta, la definirei piuttosto una cipria colorata, adatta a fissare il fondotinta o comunque per dare un colorito luminoso e sano al viso. Ottima per fissare correttore o come primo prodotto dopo il primer sulla palpebra mobile. Ha anche un buon profumo, e per quanto io mi trovi meglio ad utilizzarla con i miei pennelli, il pennellino incluso non è affatto male. Per i miei standard, lo considero un prodotto di lusso, e quindi da usare con parsimonia e in occasioni speciali. E’ un acquisto di cui non mi sono pentita, e probabilmente lo ricomprerò in futuro quando ne avrò bisogno. Al momento non lo sto utilizzando, perchè la colorazione risulta troppo chiara per la mia incredibile abbronzatura. Quindi per fissare i prodotti liquidi della base preferisco utilizzare una cipria trasparente.

thumb_IMG_0231_1024 thumb_IMG_0232_1024Per l’ appunto, la prima eper ora unica cipria trasparente che ho provato è la Prime and Fine Mattifying powder di Catrice, colorazione 010 Translucent, prezzo 4.99 euro. Non mi ero mai accorta della praticità e commodità di una cipria trasparente finchè non l’ ho provata. Adoro questo prodotto e lo sto usando tantissimo in questo periodo. Lo trovo molto comodo perchè lo posso usare sempre, indipendentemente dal fatto di essere abbronzata o meno, non serve abbinarlo al mio incarnato e non rischio di incappare in colorazioni troppo tendenti al rosa. Inoltre, visto che pur essendo trasparente se applicata in buona quantità ovviamente dà un effetto “bianco”, la sto usando molto nella zona occhiaie, per fare il cosiddetto baking, ovvero per fissare il correttore. Visto che al momento non uso molto il fondotinta ma non potrei uscire senza correttore, è la soluzione perfetta. Dopo aver aggiunto il prodotto sopra al correttore in buona quantità, lo lascio lì per 5 minuti buoni e poi spolvero via l’ eccesso. ne applico un po’ anche sulla zona T e sul mento. E in questo modo ottengo un bell’ effetto matt, leggermente più luminoso e chiaro nelle parti centrali del viso e sugli zigomi. Perfetto anche quando non ho tempo di mettermi ad applicare anche terra e blush. Prossimamente, però, sarei curiosa di provare una cipria in polvere libera e non compatta, per vedere se c’è differenza. Mi piacerebbe un sacco provare quella di Laura Mercier, ne parlano benissimo in rete, ma costa una fortuna!

Passando oltre, diversa categoria di prodotto, gli highlighter.

thumb_IMG_0234_1024 thumb_IMG_0235_1024Bisogna dire subito che non sono mai stata una fanatica nè di terre nè di highlighter, e solo di recente ho iniziato ad usare entrambi in maniera appropriata. Di fatti, anni fa prima dell’ avvento di Kim Kardashian e del suo popolare contouring, non si trovavano in giro così tanti tutorial su come utilizzare in maniera appropriata questa tipologia di prodotti. Il primo highlighter che ho comprato lo vedere in foto a sinistra, è il ColorStay Mineral Finishing Powder, della Revlon, nella colorazione 010 Bighten Eclatant, di cui non solo non ricordo il prezzo, ma non riesco neanche a trovare nessuna info in rete perchè penso sia fuori produzione da un bel po’. Io l’ ho comprato girando tra i mercatini di Portobello a Londra, anni fa, e quando l’ ho preso non sapevo nemmeno cosa fosse. Ho letto finishing powder sulla confezione e i colori del prodotto mi piacevano un sacco, ma non avevo idea di come avrei dovuto usarlo. Di fatti, qualche prima disastrosa applicazione riguardava tutta la mia faccia. Lo applicavo random, ovunque, come per fissare il trucco sottostante. Ma appunto si tratta di una polvere brillante e luminosa, fatta per illuminare parti specifiche del viso. Compreso il corretto modo di utilizzarla, credo sia un prodotto molto valido. Decisamente illumina, si stende bene, applicata con un pennello a setle larghe dà un effetto glowy più diffuso e leggero, applicato invece con i polpastrelli risulta molto forte. Io lo uso molto sugli zigomi e sull’ angolo interno dell’ occhio per creare un punto luce.Il secondo highligher in mio possesso, nella foto a destra, è Vampire’s Love Shimmer Powder della Essence, colorazione 01 Lil Vampire. Anche di questo non ricordo il prezzo, ma probabilmente non superava i 3 euro. Faceva parte della collezione limitata uscita a seguito di uno dei film della saga di Twilight. Di solito queste collezioni della Essence mi piacevano molto, perchè per mantenere il tema vampiresco proponevano rossetti rossi o comunque scuri, polveri molto chiare, tutto sui toni un pochino dark. Questa polvere così chiara e dal finish quasi brillantinato sembrava perfetta per dare all’ incarnato pallido una lucentezza “innaturale”, diciamo. Purtroppo dico sembrava perchè invece il risultto non è proprio etereo. Il prodotto una volta applicato risulta abbastanza polveroso, è troppo chiaro e mi verrebbe da dire brillantinato per essere applicato su tutto il viso, ma non è in grado di donare una luminosità tale da competere con l’ highlighter della Revlon. Dopo qualche tentativo andato a finire male, in pratica, non lo uso mai. Peccato.

Passiamo ora ai blush.

thumb_IMG_0238_1024 thumb_IMG_0239_1024Il primo blush che ho comprato è anche uno dei prodotti che amo di più in assoluto ancora adesso. Si tratta di un blush della Illamasqua, nella colorazione Excite, prezzo 31.95 euro. In realtà al tempo avevo sentito parlare tantissimo dei blush della NARS, ma quando li ho visti, tutti così brillantinati, non ero più sicura di volerli provare. Di contro, ero sempre nel corso di uno dei miei viaggi all’ estero e quindi in contatto con brand che di solito non ho la possibilità di reperire, avevo trovato lo stand della Illamasqua, conoscevo il nome del brand ma non avevo nessun prodotto ed ero curiosissima di provare. Mi sono innamorata subito del colore di questo blush, un arancio con qualche punta di rosa, bellissimo. A vederlo così sembra quasi nuovo, e invece ce l’ ho da 4 anni circa. E’ il blush che uso più spesso perchè credo che mi stia proprio bene come colore. Ne basta pochissimo, è super pigmentato, e dà subito un effetto più sano e vivace allo sguardo. E’ così pigmentato che le prime volte, non sapendolo, mi ritrovavo con due belle gote alla Heidi. Per fortuna è anche facile da sfumare, basta ricordarsi di prendere un pennello pulito e non quello appena usato per applicarlo. Non è economicissimo ma lo adoro! Totalmente consigliato. Il secondo blush fa parte di un’altra collezione limitata della Essence sempre in relazione alla saga di Twilight, in questo caso a Breaking Dawn, nella colorazione 01 Renesmee Red. Più che rosso a me comunque sembra fucsia. Ma nonostante il colore sembri così d’impatto nella confezione, non si tratta di un prodotto altamente scrivente come quello della Illamasqua quindi non ci sono problemi di finire con la faccia da pagliaccio. Non è una colorazione ideale per me, ma ogni tanto lo uso. Essendo meno pigmentato non serve sfumarlo troppo e se ne può applicare di più. Qualità abbastanza buona, soprattutto se come al solito consideriamo i prezzi della Essence. L’ ultimo blush invece e della Catrice cosmetics. Anche questo faceva parte di un’edizione limitata, e la colorazione è Nymphelia, ed è l’ unico  blush brillantinato/glitterato che possiedo. Non mi piace particolarmente l’ uso di brillantini dei blush, e non mi piace l’ uso che se ne fa invece abbondantemente in giro. Questo prodotto infatti non credo lo avrei mai comprato, mi è stato regalato. Il packaging è carino, e ad essere sincera visto che non è troppo pigmentato nè troppo brillantinato non è neanche male. Però credo renda meglio, proprio a causa dei brillantini, sulle pelli più scure o abbronzate, non certo sulle pelli pallide. Non è molto pigmentato, serve più a dare un effetto luce. Ma in generale, continuo a preferire di gran lunga i blush senza brillantini. Come blush, oltretutto, in inverno che magari ho la pelle più secca, ho iniziato ad usare dei prodotti in crema o più di recente in stick. A dirla tutta, si tratta di prodotti molto più comodi e pratici anche se ad esempio si è in viaggio, o per dei ritocchi veloci mentre si è fuori, e sono in grado di dare lucentezza al viso senza l’ ausilio di brillantini, il che è un plus. thumb_IMG_0243_1024 thumb_IMG_0244_1024Il primo che ho preso è stato un prodotto della Elf, e a dirla tutta si trattava di un prodotto per labbra consigliato da una youtuber. Si tratta del Conditioning Lip Balm con SPF 15, colorazione Mellow Melon, prezzo 3 euro. L ‘assurdo per questo prodotto è che mi piace davvero tanto, ha un profumo favoloso, è molto cremoso sulle labbra e ha un fattore di protezione, ma nonostante questo l’ ho usato pochissimo. La scomodità maggiore è il dover entrare col dito nel barattolino, e questo prodotto è così cremoso che come una crema si infila sotto le unghie e la cosa mi irrita. Il colore è tenue, lucido, molto carino davvero, e mi piaceva così tanto l’ odore che appunto ho iniziato ad usarlo come blush. Colora appena le guance, si assorbe in fretta, certo non dura molto e penso sia adatto a trucchi abbastanza naturali. Ottimo per le più giovani! da portare in giro è scomodo, per il discorso di andare a pescare il prodotto con le dita io lo prelevo sempre con un pennellino. Anche gli altri due prodotti della Essence, quelli in basso, non sono solo prodotti labbra ma venivano venduti come balsamo labbra e blush assieme, una specie di lip and cheeks. Facevano parte della collezione Ready for Boarding, e mi piacevano così tanto che ho comprato tutte e due le colorazioni disponibili, la 01 Sending you kisses e la 02 Beauty on Tour. Potete vedere che il secondo l’ ho usati di più, in quanto i colori sul pesca aranciato mi ispirano più di quelli tendenti al rosa. Il secondo è anche più portabile sulle guance, secondo me, rispetto al primo. E anzi, è proprio come blush che l’ ho usato maggiormente. Sono leggermente più pigmentati rispetto al prodotto Elf, ma comunque donano una colorazione lieve e sana alle guance, molto delicata. Questi sono perfetti da portare in borsetta, si applicano sempre col dito ma almeno non è necessario sporcarsi troppo per prelevare il prodotto, che risulta anche meno liquido. Peccato non abbiamo il fattore di protezione, unica pecca. Per il resto, direi che soprattutto lo 02 è tra i miei blush preferiti, subito dietro a quello in polvere Illamasqua. L’ ultimo che ho acquistato, e di cui avevo anche già parlato in altri post, è il blush in stick della Wycon, il Face Stick Dream Blush Touch Up, colorazione 04, prezzo 6.90 euro. La colorazione mi piace, la consistenza e la pigmentazione un pochino meno, in quanto se lo applico direttamente sulle guance dallo stick risulta troppo intenso e non si sfuma bene, devo ricorrere al fondotinta per correggere bene, mentre se cerco di prentere un po’ di prodotto sul polpastrello per poi spalmarlo sulle guance si vede pochissimo e devo ripetere l’ applicazione più volte. Inoltre, l’ odore dello stick non mi piace per niente, sa di chimico. Per fortuna una volta applicato l’ odore sparisce. Comunque quando l’ ho comprato speravo meglio.

Ultima categoria di questo post, che è risultato più lungo di quanto mi aspettassi, le terre.

thumb_IMG_0251_1024 thumb_IMG_0252_1024Le terre le sto usando decisamente di più in questo periodo rispetto all’ inverno. In inverno mi sembra assurdo darmi un tocco di finta abbronzatura, con fuori -10 gradi. La prima che ho preso è stata quella della Kiko, Bonzer Powder nella colorazione 104 cannella, prezzo 9.90 euro, e l’ ho comprata pochi giorni prima del mio matrimonio. Quel giorno mi sono truccata da sola, e non avendo alcuna terra ho dovuto provvedere per scolpire un pochino il viso in previsione delle foto. Mi sono fatta consigliare dalla commessa per la colorazione, e ci ha azzeccato alla grande. Non è troppo scura, anzi, ma è perfetta per essere modulata a seconda dell’ effetto desiderato. Con pennello a setole larghe e una sola spolverata è appena percettibile, con pennello un po’ angolato a setole meno larghe (per intenderci, credo il oennello da blush) è perfetto per scolpire gli zigomi, e ora che sono abbronzata lo uso anche su altre zone del viso per aggiungere appena un po’ di colore. Ottimo prodotto. La seconda terra invece l’ ho comprata per curiosità, senza averne davvero bisogno visto che mi trovavo benissimo con quella Kiko. Credo fosse proprio Clio (Clio make up, la trovate su youtube e sul blog con questo nome… ma tanto sono sicura che la conosciate già) a parlare di questa terra della Essence, descrivendone il profumo buonissimo al cocco. Ecco io adoro il cocco e il profumo di cocco e quindi ho dovuto per forza di cose provarla. Si chiama Sun Club Shimmer Bronzing Powder, la mia colorazione è 30 sunloved, prezzo 4.99 (almeno è quello che ho trovato in rete, anche se mi sembra stranamente caro per un prodotto essence…). E Clio aveva ragione, il profumo di questa terra è una cosa meravigliosa. Certo deve piacervi il cocco. L’ effetto è legermente diverso rispetto alla terra della Kiko in quanto non è un prodotto matt, contiene dei microglitterini che consentono proprio di avere l’ effetto shimmer, luminoso, che non è affatto troppo, anzi, mi piace moltissimo. La alterno a quella kiko a seconda del risultato che voglio ottenere; se la terra matt magari è meglio per scolpire gli zigomi, quella a effetto shimmer è perfetta per donare l’ effetto pelle abbronzata dopo una giornata al mare. Le adoro tutte e due, non saprei dire quale preferisco!

E finalmente, la mia collezione di prodotti per il viso è finita. Scusate se questo ultimo post si è fatto attendere, ma ho avuto dei giorni abbastanza stressanti. Novità in vista! Appena ne sarò sicura e non mi sembrerà più un sogno prometto di raccontarvi tutto! Spero intanto che anche questo post possa esservi stato di qualche aiuto. A presto!

 

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I miei regali di compleanno!

Ebbene sì, l’ età imperversa e ormai non si dice nemmeno più il numero degli anni. Personalmente mi sono fermata a 23, uno dei periodi più spensierati della mia vita. Ma a parte questo piccolo particolare, le cose positive dei compleanni sono, quantomeno, la festa e i regali 🙂 Per la festa mi servirebbe un post a parte, compiendo gli anni in estate non ho quasi mai potuto festeggiare con gli amichetti da bambina visto che tutti erano in vacanze coi genitori, e quei pochi che ho festeggiato, anche nel corso degli anni avvenire, sono stati sempre orrendi. C’era sempre qualcosa pronto a rovinare la festa. In pratica dopo il tentativo fallito dei festeggiamenti per i 18 anni ho più o meno rinunciato a qualsiasi forma di celebrazione che fosse al di fuori di una semplice cena o pic nic. Quest’anno invece la festa è stata molto bella, merito di altri festeggiati, della particolare idea di fare una festa in maschera con tema medievale, nel bel mezzo di un parco di Berlino e merito anche di quel simpaticone che fa karaoke all’ aperto ogni domenica pomeriggio al Mauer Park, grazie al quale ho avuto la canzoncina di tanti auguri cantata da più di un centinaio di persone.

Ma a parte i dettagli della festa, in questo post volevo solo farvi vedere in poche foto i regali che ho ricevuto e che sono stati apprezzatissimi dal primo all’ ultimo.

DSC06080Mio marito mi ha regalato quegli splendidi orecchini di Calvin Klein, qui sopra a sinistra. Non c’è che dire, ha buon gusto! Ed è un gran regalo perchè di mio non comprerei mai orecchini del costo superiore a 15 euro; poi avrei paura di metterli, romperli o rovinarli! Ma visto che sono un regalo mi sto facendo coraggio e cerco di metterli senza fare brutti pensieri (si lo so che sono strana…). E rimanendo in tema di gioielli, mi ha regalato anche il DVD di Colazione da Tiffany, film che adoro e che ho già riguardato (costringendo anche lui, poverino, a guardarselo con me). La mia amica fan di trucchi come me mi ha regalato il mio primo rossetto di Chanel, Rouge Coco 410 Catherine, lo stesso rossetto che il make up artist promotore del brand Chanel aveva usato per me quando eravamo andate a farci truccare in profumeria! E come se questo non fosse sufficiente, mi ha regalato anche una felpa con cappuccio del mitico Snoopy (evviva i Peanuts! Ho anche visto che dovrebbe uscire il film al cinema tra un po’, e penso proprio che andrò a vederlo!) E altre due amiche, che si direbbe mi conoscano molto bene anche se non ci conosciamo da anni, mi hanno regalato un bel mappamondo gonfiabile, così da minimizzare le mie brutte figure causate da indicibile ignoranza in geografia (nella foto sotto) e un’agenda carinissima che non solo mi tornerà utile, in quanto erano mesi che volevo comprarmi un’agenda (ma non avendo un’agenda su cui scriverlo come promemoria continuavo a dimenticarmene) ma soprattutto è preziosa e divertente per tutte le cose che ci hanno scritto dentro! É stato un pensiero carinissimo e soprattutto personale (un grazie anche per i numeri HOT in rubrica…)

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I miei genitori ancora quando ero giù in Italia per le vacanze hanno deciso di unire regalo per il dottorato e per il compleanno e mi hanno regalato un iPhone 5S (credo sia il telefono più costoco che io abbia mai avuto… anche qua, paura di romperlo subito!)

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Un’altra ex collega mi ha fatto un pensierino molto dolce, dandomi un mazzo di splendidi girasoli e una scatola di cioccolatini (e la cioccolata è sempre bene accetta dalla sottoscritta)

DSC06094E infine i regali che mi sono fatta da sola, giusto per non farci mancare niente, sono stati i due unici acquisti che sono riuscita a fare negli Stati Uniti, mentre  mi trovavo a Durham (diciamo proprio perchè volevo a tutti i costi non tornare a mani vuote) e sono uno spray profumato per il corpo all’ aroma di limore, preso da Body & Bath

DSC06091e un reggiseno da Victoria’s Secret senza spalline e senza parte dietro, per intenderci, da mettere con quelle maglie scollate sulla schiena (mi hanno garantito che è un loro bestseller, staremo a vedere se poi effettivamente “sta su” o se si scolla dopo 5 minuti… non ho ancora avuto occasione di provarlo). Che di certo è il reggiseno con la scatola più ingombrante che io abbia mai visto…

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E con questo credo di aver elencato tutti i regali ricevuti (finora… chi lo sa cosa può succedere in futuro)! Alla prossima

 

Toccata e fuga negli States

Ebbene si, anche se non è proprio una cosa comune mi sono ritrovata ad andare neglu Stati Uniti per un periodo piuttosto breve… diciamo che in albergo alla fin fine ho dormito solo 3 notti e se si fanno i conti col jet lag non è una bella cosa. Ma per lavoro si fa questo e altro… anzi! E’ stata in ogni caso una bellissima esperienza. Comunque, essendo questo il primo viaggetto serio da quando ho iniziato il blog ero super motivata  a filmare ogni minima cosa (soprattutto grazie al cellulare nuovo, grazie papà, altrimenti con quello vecchio sarebbe uscita una schifezza). In realtà ora che controllo le foto mi rendo conto di aver immortalato quasi esclusivamente cibo e la stanza d’ albergo. Portate pazienza, è il primo blog dove parlo di viaggi 😀

Comunque, mi sono ritrovata a partire dall’ aeroporto di Francoforte, che è uno dei più grandi in Germania se non il più grande. E visti gli orari del volo mi era impossibile arrivare in città direttamente la mattina. Avevo progettato di dormire direttamente in aeroporto, in passato mi è capitato di “dormire” (sempre con un occhio aperto) in un sacco di stazioni qui in Germania. Ma alla fine mio marito ha insistito tanto, con la storia che già avrei sofferto del jet lag ecc, che mi ha convinta e ho deciso di fermarmi in un hotel. Per comodità ne ho scelto uno vicino alla stazione principale di Francoforte, così la mattina sarei stata comoda per prendere il treno fino all’ aeroporto. Pessima idea. Se vi dovese capitare, non fatelo o almeno cercate di non essere da sole. La città di Francoforte l’ ho già visitata l’ anno scorso, e non c’era qualcosa in particolare che mi avesse colpito più di tanto. Era perfetta per lo shopping, questo si. Ma non ero stata nella zona attorno alla stazione. E adesso so che quella zona, specialmente di sera, non è poi così tranquilla e sicura. C’era gente dall’ aria davvero poco rassicurante in ogni via, mi hanno chiesto soldi e fermato per vari motivi almeno 3 volte nell’ arco di 2 minuti, ed era pieno di poveretti che dormivano per strada sui marciapiedi. anche in fianco alla porta dell’ hotel. Io sono arrivata in camera quasi di corsa e non sono più uscita fino alla mattina dopo. Arrivata di buonora all’ aeroporto di Francoforte, speravo di potermi dedicare un pochino ai negozi prima di partire, ma con mio disappunto l’ aeroporto era così grande da essere suddiviso in vari terminal, che si potevano raggiungere solo con un trenino sopraelevato. E il terminal da cui partiva il mio volo di negozi ne aveva davvero pochi. Così ho lasciato perdere posticipando lo shopping aeroportuale al rientro in Germania. Il volo in sè non è stato molto traumatico, nonostante io abbia una fifa nera di volare. L’ imbarco, invece, quello sì è stato traumatico. C’era una specie di comitiva enorme, proveniente da varie parti degli States, tutti muniti di giacca a ventu blu e targhetta col nome… erano tantissimi! Credo che un 90% dell’ aereo fosse occupato da loro. E avevano viaggiato per la germania e la grecia dando concerti, quindi avevano con loro vari bagagli ingombranti contenenti gli strumenti. Immaginate che casino possano aver fatto ai check in. Comunque una volta seduta in aereo mi sono ritrovata in fianco  un tipo di questa comitiva, anche giovane, ma che non ha spiattellato una singola parola per tutto il santo viaggio di svariate ore. Simpatia. La selezione di film era da depressione, tanto che ho finito col guardarmi nuovamente Home (con somma derisione del mio compagno di viaggio silenzioso che controllava tutto). La noia era tanta, per fortuna ci hanno tenuto occupati con sostanziose quantità di cibo. Appena partiti drink (di benvenuto!), poi pranzo,pollo al latte di cocco con una verdura molliccia indefinita in fianco, che per vostra gioia ho fotografato (sempre derisa dal tipo silenzioso).

thumb_IMG_0024_1024E bisogna ammettere che il pollo in sè non era neanche male. inoltre nel grazioso vassoietto avevano messo anche un’insalata con tanto di dressing, dei crackers con una striscia di formaggio, un panino e dei biscotti allo zenzero. A seguire un altro paio di drink. E mannaggia che stavolta non ho potuto nemmeno prendermi un po’ di vino causa gocce anti ansia che mi sono fatta prescrivere per il volo!

A metà volo è arrivato lo spuntino (come fuso orario non era ben chiaro che ore fossero, eravamo partiti alle 11.00 ma poi si viaggiava 9 ore per arrivarealle 15.30… boh). E questa volta hanno portato dei grissini, corti e cicciotti, direi grissoni, con una marmellatina di peperoni. Una novità, ma non era poi male. Il tutto con drink, ovviamente…

 

 

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E più tardi, sempre orario non chiaro ma al mio stomaco andava bene, panino al formaggio (che non mi sono ricordata di fotografare e al momento della foto era già nel mio stomaco!) e gelato! Addirittura la coppetta gelato! Che carini!   thumb_IMG_0026_1024

Quindi sono riuscita finalmente ad arrivare in aeroporto ad Atlanta. In tanti mi avevano detto che era l’ aeroporto più trafficato d’ America. Doveva essere enorme, e oltre a volermi sgranchire le gambe continuavo ad avere il pensiero fisso dei negozi. Si, lo so, sono da ricovero. Ma una mia amica (la collega matta di shopping) mi aveva incaricato di portarle la naked smoky e io volevo tanto vedere i nuovi rossetti opachi della mac e non solo. Purtroppo una volta atterrata non è che fossi esattamente libera di girare per l’ aeroporto a mio piacimento. Per tutto un primo tratto ci sono addetti che ti guidano lungo i vari corridoi, ti indicano a destra o a sinistra, ti chiedono se devi uscire o se devi prendere un altro volo. Insomma mi sono ritrovata subito al banco dei controlli passaporto, e da lì direttamente al trenino sopraelevato per il mio terminal successivo, e da lì subito ai controlli per rientrare ai gates. Così, tutto nell’ arco di neanche un’ora. Quando l’ ultima volta solo per controllare il passaporto ero stata in coda due ore. Insomma avevo contato 5 ore come lasso di tempo prima del secondo volo per niente. Restava l’ idea dei negozi. Bene, con la mia solita fortuna, al mio terminal di negozi di trucchi, o vestiti, o qualsiasi cosa interessante, non ce n’era manco uno!

thumb_IMG_0027_1024Era un corridoione lungo come non so che, enorme davvero, con una serie continua di ristoranti, bar e chioschetti per i panini! Non ho visto nemmeno un dutu free! C’ era un negozio di adattatori per prese di corrente, una spa per riprendersi tra 2 voli, e un’esposizione di occhiali. Senza il negozio, solo esposizione. Ovviamente mi sono seduta davanti al gate e sono stata su skype con mia mamma e mio marito per ingannare l’ attesa.

Prima di salire sul secondo volo, aereo piccolino da 85 passeggeri, mi era venuto un sonno…tanto che appena salita in aereo mi sono proprio addormentata e mi sono svegliata all’atterraggio. Da lì taxi e hotel, dove sono arrivata molto probabilmente in stato di zombi tanto che il tizio alla reception mi ha dato un coupon per la colazione da usare il mattino successivo (così non devi alzarti prima per andare a cercare dove fare colazione). La stanza era molto carina, una delle più grandi dove sia mai stata.

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Soprattutto, la doccia era una delle più grandi che avessi mai visto…. ci si poteva fare una festa lì dentro!

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E qui tanto per la cronaca potete osservare i miei primi esperimenti di collage fatti dal cellulare. Non mi passava davvero niente nelle ore buche di questo viaggio…

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Stanza a parte, e colazione a parte (mi vergognavo troppo a tirare fuori il telefono e fare foto davanti a tutti… anche se c’erano le macchine per farsi i waffeln! Figata!) la mattina sono riuscita a girare un po’ per la città, che molto probabilmente nessuno conoscerà. Sono stata nella ridente cittadina di Durham. E’ decisamente una cittadina molto carina, da film. C’erano un sacco di casette dai colori pastello, nessuna casa più alta di due piani, tutte con giardinetto davanti. Certo non si vedevano in giro nè altre persone, nè negozi di alcun genere. Essenzialmente case e parchi. Ho visto più scoiattoli che persone lungo le strade. E i miei tentativi di fare shopping sono stati, ancora una volta, vani. Ho perfino cercato sulla mia mappa off line l’ esistenza di un centro commerciale, che però una volta raggiunto si è rivelato assai deludente. thumb_IMG_0111_1024Il pomeriggio e giorno successivo sono stata presa da altro, motivi di lavoro e ragione principale della mia visita. E la terza mattina era anche quella della mia partenza, quindi di nuovo taxi fino all’ aeroporto di Raleigh-Durham, volo breve con scalo a New York e poi fìvolo transoceanico fino in Germania. New York era la mia ultima speranza in fatto di negozi. Ma prima di arrivarci, il vero proble a era il tempo. La mattina stessa infatti in tv il canale meteo dava tempeste per tutto il  giorno sopra a New York. Infatti il primo aereo, che era ancora più piccolo di quello dell’ andata, è stato fermo sulla pista per più di mezz’ ora, con continue comunicazioni del pilota che ci informava di come l’ aeroporto di New York fosse stato chiuso e riaperto ( e così via per tipo altre 2 volte). Volo carico di turbolenze, sante goccine tranquillanti che mi hanno evitato un infarto. E una volta arrivata a New York, ero in un terminal schifosetto , non sono nemmeno uscita e rientrata dai controlli, ho solo preso una scala mobile ed ero praticamente già in zona gate! E anche qui, tanti bar e ristoranti, per fortuna anche tanti duty free… ma tutti senza trucchi! Vendevano solo alcolici e profumi! Ero quasi alla fine del corridoio quando… l’ illuminazione! Un negozio MAC! Era piccolino però era già qualcosa. La commessa sembrava davvero con poca voglia di fare, è stata anche scortese. Quando le ho chiesto se aveva qualcosa delle nuove collezioni (già che di esposto non c’ era niente) mi ha risposto con l’espressione di chi guarda un idiota “Oh ma quelle noi non le teniamo qui”. Ah beh grazie tante. Quindi me ne sono andata. Sono riuscita a trovare uno, e dico uno solo, duty free che vendeva anche cosmetici. Purtroppo c’ erano solo marche che trovo normalmente anche in Germania, niente Urban Decay, niente Two Faced, niente di un minimo interessante. E quindi me ne sono ritornata al gate, decisa ad affogare il mio disappunto in qualche cibo extracalorico.

thumb_IMG_0114_1024E infine mi sono sistemata a leggere un libro aspettando l’ ultimo volo.

thumb_IMG_0113_1024Neanche a dirlo, degna conclusione del viaggio: causa turbolenze, il volo è arrivato in ritardo a Francoforte, quindi per non perdere il treno ho dovuto correre e col cavolo che ho prestato attenzione ai negozi!

Aria di casa e pulizie di giugno!

In queste due settmane che sono tornata a casa dai miei, mi ero ripromessa di sistemare come si deve la mia vecchia camera. al momento viene usata un po’ come magazzino per la biancheria da stirare e anche per una moltitudine di altre cose. Ma questa non è l’ unica ragione per cui mia sorella non ci si è potuta trasferire. La vera ragione è che ogni mensola, armadietto, armadio e cassetto è pieno di cose mie. Insomma dove vivo ora in Germania ho anche qui una mia stanza, un armadio pieno di vestiti, una scrivania e una cassettiera, tutti pieni di cose mie… e a cas ain Italia ho praticamente altrettante cose se non di più! Una vergogna. Così da mesi progettavo una pulizia più estiva che primaverile per cercare di fare spazio a qualcuno che potrebbe voler usare quella stanza non solo come magazzino.

Intanto è stato imbarazzante ritrovare migliaia di cose che tendevo a collezionare non si sa nemmeno bene perchè. Ok i biglietti del cinema lo posso immaginare, peccato che a distanza di anni non si potesse più nemmeno leggere il titolo del film. Ma gli abbonamenti dell’ autobus? Abbonamenti mensili che ho accumulato nel corso dei miei 5 anni di scuole superiori? Perchè? E gli abbonamenti del treno? Pacchi di robaccia cartacea altamente inutile. Via tutto. Più difficile è stato guardare attraverso i vari diari e block notes in cui appuntavo di tutto. Ho trovato dei quaderni (tipo 4) in cui avevo annotato ogni singolo sms ricevuto per almeno 5 o 6 anni, perchè una volta i primi cellulari avevano una memoria di tipo 13 sms e io non volevo dimenticarmene nessuno. Ogni messaggio ben annotato con mittente, data e ora. wow. Se pensiamo che con i vari cellulari a seguire, che potevano contenere tantissimi messaggi,  hanno tutti fatto una brutta, bruttissima fine sia i messaggi salvati che i cellulari stessi, tutto quell’ annotare di sms mi è sembrato inutile. Ma è stato divertente rileggerne alcuni. La cosa più impressionante è stata l’ analisi dei due armadi. Tantissimi vestiti che praticamente mi vanno tutti ancora bene, ma che appartengono a periodi diversi e che al giorno d’ oggi non potrei più mettere. Ho avuto la mia fase punk, quella hip hop, quella più metallara, e quella delle maglie corte e larghe, che se non avevo l’ ombelico fuori anche in inverno non andava bene. Per la cronaca, se oggi mi azzardassi a uscire in dicembre con la pancia fuori vi assicuro che ne risentirei, e non poco.

Sono riuscita a svuotare mezzo armadio, ma neanche un cassetto. E ho due scatole piene di cose che dovrei riuscire in qualche modo a dare via. E dopo la pulizia dell’ armadio, è toccato all’ armadietto “make up”. Sia chiaro, non ho iniziato a truccarmi presto anzi tutt’ altro, e molti dei trucchi che avevo a casa arrivavano da regali natalizi o di compleanno oppure da giornalini quali “cioè” come omaggio. Le cose più carine erano i mascara e qualche rossetto, anche se a quei tempi usavo tanto i rossetti color marrone… Comunque, tenevo in quell’ armadietto ancora trucchi con più di 10 anni, che non avrei mai più usato, solo mi dispiaceva buttarli via perchè erano carini e rappresentavano dei ricordi. Questa volta, per farmi coraggio, ho scattato qualche foto e poi ho buttato tutto. E ho pensato di postarvi le foto per vedere se c’è qualche “non più super giovane” come me che si ricordava alcuni dei cofanetti e delle trousse che ho riscoperto in quell’ armadietto. Fatemi sapere!

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Non sono sparita!

Beh non so se effettivamente qualcuno si fosse preoccupato, visto che di commenti finora ne ho ricevuti ben pochi… e a sorpresa due sono pure in inglese… (?) Ma in ogni caso rieccomi, sono solo tornata a casa per una vacanza più che meritata e ho cercato di rilassarmi per bene! Oltretutto quando sono in Italia sembro emanare una strana aura che indispettisce parecchio gli apparecchi tecnologici, quindi il modem di casa si rifiuta di farmi connettere con qualsiasi dispositivo in mio possesso: niente computer, niente cellulare, niente tablet. Però il computer di mia mamma si connette sempre senza problemi, e pure quello di mio marito si è connesso. Così come il suo cellulare. Che vi devo dire, dopo svariati tentativi è risultato chiaro che il problema sono essenzialmente io… Comunque, ho parecchie cose da raccontarvi. In primis, vi dico subito che mi sono lasciata prendere un pochino la mano con lo shopping cosmetico, essenzialmente rossetti. Quando sono entrata da sephora sembravo una bambina in un negozio di caramelle. Mi sono messa a guardare ogni scaffale e ad ogni brand che qua in Germania dove vivo non vedo mai partivano mormorii del tipo: “ahhh ma c’è anche la Urban decay! ” “Ma hanno anche la Two faced” “E questo? Da quando non vedevo questo marchio!” e via dicendo. Con mio marito che dopo 5 minuti di Ahhh e Ohhh si è vergognato e mi ha abbandonata da sola in negozio, così ho finito per fare la pazza a parlare da sola. Mi sono anche contenuta, avevo riempito quel cestino con così tanti cosmetici, che poi prima di andare alla cassa ho rimesso meticolosamente al loro posto. Quasi tutti. E come se non fosse bastato quello per mettermi alla prova, passeggiando per Venezia sono capitata davanti al negozio della Wycon! Ma da quanto tempo era lì? boh! comunque gioia e giubilo, non avevo provato nulla finora di quella marca e quindi via con qualche altro acquisto! Promesso che appena mi risistemo e tiro fuori la macchina fotografica faccio un bel post/haul.

A parte questa parentesi di shopping, devo dire che non ci avevo mai fatto caso ma la mia pelle è decisamente sensibile al tempo e all’ umidità. Credeteci o meno, dopo soli 2 giorni passati a casa non potevo più usare quasi nessuno dei miei prodotti per il viso. perfino la crema da tuti i giorni era troppo grassa, la mia pelle non la voleva assorbire. qui in Germania ho costantemente la pelle secca!Che sia solo l’ umidità, o l’ acqua, o qualcos’altro, io non lo so, sta di fatto che in Germania ho la pelle secca e in Italia ho la pelle mista/grassa. Assurdo.

Ok questo era solo un salutino veloce, tornerò presto con le foto dei miei acquisti!

PS: ma con quei commenti in inglese… mi è venuto il dubbio… qualcuno preferirebbe se scrivessi in inglese? Fatemi sapere!