Ciao! rieccomi qui dopo qualche giorno di pausa. Sono stata a Berlino qualche giorno, una mini fuga per Pasqua visto che non mi era possibile tornare a casa in Italia. E ne ho approfittato per combinare la vacanza con questo piccolo evento dal nome Glamour shopping week. In pratica qui in Germania (e credo anche in Svizzera e in Austria ma non ne sono sicurissima) due volte l’ anno la rivista Glamour dà in allegato una “carta” da utilizzare in una precisa settimana in alcuni negozi selezionati per ottenere degli sconti. A volte la selezione dei negozi è molto interessante; quest’ anno purtroppo dei negozi che mi interessavano molto non erano più coinvolti nell’ iniziativa. Le offerte variano da negozio a negozio, può trattarti di un 10% di sconto, o di una riduzione di 10 euro su una spesa di minimo 50 euro, 20 su una spesa di 100 euro… cose così. La rivista compresa la carta costa meno di 3 euro, quindi basta fare anche un acquisto e in genere ci guadagno 😉 Dico che ne ho approfittato durante la vacanza a Berlino perchè la capitale tedesca offre molti più negozi rispetto al piccolo paesino dove vivo. Col senno di poi, è stata una faticaccia inutile! La carta non l’ ho usata per niente nel corso del mio tour di shopping ( non vi preoccupate, mi sono rifatta oggi… scarpe nuove con 10 euro di sconto. Alè), e passare l’ intera giornata di sabato a cercare posti in cui sfruttarla uscendone insoddisfatta… non ne è valsa la pena. Almeno il mio portafoglio era contento!
Ma andiamo con ordine. Il tour dei negozi è cominciato alle 10.05. Considerate che i negozi aprono alle 10.00. Io e la mia collega compagna di shopping eravamo determinate. Abbiamo cominciato con una visita al KaDeWe. Per chi non lo conoscesse, è un centro commerciale bello grande situato a Wittembergplatz. Una specie di magazzini Harrods alla tedesca, con un sacco di grandi firme, prodotti di bellezza, vestiti, borse, e il piano Gourmet. La prima tappa è stata Tiffany, il mio sogno irraggiungibile. Si perchè come si può dedurre dal nome del mio blog, io purtroppo sono una donna (oddio non posso più dire ragazza?!?!? donna??? buahaha) dalle risorse limitate, monetariamente parlando. Quindi che si tratti di make up, vestiti o accessori, difficilmente mi posso permettere di sperperare. Da Tiffany ci sono andata perchè sono parecchi anni che sogno uno dei loro braccialetti. Niente di particolare, il più classico, a treccia, solo in argento. Lo desideravo da tanto ma considerando il prezzo volevo tenerlo come regalo per un’ occasione speciale. Avevo deciso di regalarmelo per il dottorato. Ricordavo di aver controllato il prezzo l’ anno scorso, e mi sembrava la cifra fosse sui 250 euro circa. Già parecchio se si considera, come ho detto, che parliamo di semplice argento. ma ci stava. Avevo ricontrollato il prezzo in internet un paio di settimane fa, e con mio immenso rammarico il prezzo era invece di 360 euro. Più del previsto. Ma come ho detto, doveva essere un mio regalo speciale. Bene. Sono entrata per la prima volta con passo deciso in un negozio così chiccoso, sapendo che non ero lì solo per guardare, finalmente volevo comprare qualcosa. Ma quando la commessa mi ha provato il braccialetto al polso, ha detto che il prezzo era di 400 euro. Ehhh? La mia amica ha cercato di capire come mai, e giustamente, la mia solita sfortuna, la commessa ha detto che i prezzo avevano subito un aumento del 10% proprio quella settimana. Ma che scherziamo? Mi sono girate così tanto le scatole che il bel braccialetto è rimasto lì. Non sono una poveraccia che non si può permettere questo sfizio però volete mettere il nervoso? Che a pensarci, per un braccialetto d’ argento, è uno sproposito. Pagare così tanto solo per il nome? No grazie. E ciao ciao Tiffany. Per tirarmi su, ho ripiegato sulla Mac. Avevo deciso di contenere le mie spese di rossetti dopo i commenti di mio marito, ma mi serviva una piccola spinta morale. E quindi dopo svariati tentennamenti, Russian Red è entrato in mio possesso. Da amante dei rossi poteva mancarmi? Sono stata molto indecisa tra Russian Red e Ruby woo, entrambi bellissimi. Ma quest’ ultimo, pur piacendomi forse un pochino di più come colore, aveva un finish così secco, che temevo mi si sarebbe sgretolato sulle labbra. Ultimamente le ho già molto secche di mio, meglio non rincarare la dose. La mia amica si è presa invece uno dei nuovi rossetti di Chanel, quello indossato proprio da Keira Knightley nei cartelloni della campagna per la collezione. Rosso aranciato, molto carino. E ha ricevuto in omaggio così tanti campioncini… Maledetta politica della Mac. Non mi hanno mai dato in omaggio niente.
Dopo una pausa al reparto Gourmet, abbiamo finalmente lasciato il KaDeWe per proseguire lungo tutta la strada infestata di negozi. Zara, H&M, Mango, Vero Moda, Douglas, Bershka, Tezenis, ecc… Dei negozi coinvolti nell’ iniziativa Glamour shopping week, quello che più mi interessava era Tezenis. Da quando vivo in Germania, questo negozio mi manca tantissimo. A parte essere uno dei pochi negozi in cui trovo reggiseni che non mi uccidono col ferretto, spessissimo ci ho trovato anche maglie a pipistrello, canotte carinissime, felpe e pefino abiti adorabili. Ebbene, è stata una delusione clamorosa. L’ ultima volta che ci ero entrata, prima di natale, ne ero uscita con 2 reggiseni e 3 maglie. Questa volta non ho trovato niente di niente! C’ è da dire che secondo me, causa saldi, avevano tolto tutti i pezzi interessanti dallì’ assortimento. C’ erano solo le canotte e le maglie basic, a giro collo o con collo a V. Niente di particolare, con forme strane o schiena fuori. In pratica solo intimo e pigiami. Delusione totale. Insomma, di tutta quella via di negozi, ho finito per comprare solo un top color tiffany (per restare in tema) da Mango, che ovviamente non era parte dell’ iniziativa Glamour shopping week. Lo shopping è continuato lungo Kurfuerstendamm, con Orsay, Grain De Malice, Di nuovo H&M, e il negozio della Buffulo. Anche lì, gigantesca delusione sulle scarpe! Possibile che di 3 paia di stivaletti, due non mi entrassero nemmeno a meno di prendere 3 numeri in più? Non erano provvisti di cerniera e dovendoli infilare come una calza avrebbero almeno dovuto essere un pochino elasticizzati. Per infilare il terzo paio ci ho messo 5 minuti e un sacco di sforzi, e dopo credevo di esserci rimasta incastrata. e sì che non ho mica la caviglia grossa o il piedone! Ho il classico 37-38 che non ha mai dato problemi in passato!
Da Kurfuerstendamm siamo passate per la staziona dello Zoologische Garten, con tappa da I am e da The Body shop.Nel primo negozio entrambe abbiamo approfittato di alcuni saldi sulle borse, mentre nel secondo… se posso darvi un consiglio, evitate di spruzzarvi addosso il profumo al the verde. Sembra buono nella boccetta, e addosso rimane buono per i primi 2 minuti. Poi assume una profumazione da nonna. terribile.Fortuna che abbiamo solo testato senza comprare. Da lì siamo poi passate ad Alexander platz e al suo grande centro commerciale, l’ Alexa. Qui delusione da Calzedonia, da Adidas Neo, da Mango. Unica consolazione: un rossetto della Kiko e un frozen yogurt gigante.
Prima di ritirarci, a seguito di questo stancante tour, siamo passate da Primarkt. Lo conoscete? Io ci sono stata la prima volta a Londra, poi a Cambridge, per poi scoprire che non è una catena solo inglese e si può trovare anche in altre città come Francoforte o Berlino. In Italia che voi sappiate c’ è? Comunque, la pecca maggiore di questo enorme magazzino è la ressa. C’è sempre un casino di gente, troppa, troppissima, che mi fa venire voglia di uscire di corsa urlando. ho resistito 5 minuti, in pratica non ho visto niente, men che meno comprato niente. In fondo, le cose sono generalmente di scarsissima qualità. Va bene per qualche cavolatina, ma appunto ci vorrebbe tempo per cercare, controllare e via dicendo.
Quindi così si è conclusa la mia giornata di shopping berlinese, con una borsa, un top e due rossetti. Come dicevo, per fortuna la carta è ancora valida fino a sabato e quindi posso dare ancora una controllatina ai negozi qui nella mia zona. Oggi le scarpe da ginnasticam fino a sabato chissà. E un super evviva all’ Adidas che finalmente ha ricominciato a rifare le scarpe come mi piacevano tanto, modello Stan Smith, anche da donna e non solo da uomo!