Less is more

Stavo studiando, o meglio ripassando, il meccanismo di regolazione dell’ operone lac per la mia immnente discussione di dottorato, quando mi è venuto in mente questo argomento di cui non ho ancora discusso sul blog: la filosofia del less is more. Ora, non che questa linea di pensieri c’ entri niente con l’ operone lac… sarà stata la grande capacità dei batteri di organizzarsi per non sprecare energie in processi inutili ad ispirarmi? Perchè al momento il mio pensiero in fatto di make up si avvicina parecchio a quest’ idea. Come vi ho già raccontato, fino a pochi anni fa non mi truccavo affatto. Sono solo due anni che ho iniziato ad usare il fondotinta, prima la mia pelle stava benissimo anche senza. E il correttore? Finchè non mi sono fissata da matti sulle mie occhiaie, non sapevo di averle e vivevo benissimo. Ora, calma, non sono l’ antitrucco in persona, continuo ad adorare i trucchi e adoro truccarmi. Ma ho iniziato a rendermi conto che più mi fissavo su un difetto, più cercavo di nasconerlo aggiungendo strati e strati di trucco, e peggio facevo! Finivo con due ceroni sotto agli occhi che si notavano subito, e gente che prima non aveva nessun problema con le mie occhiaie mi chiedeva se per caso non avevo dormito la notte prima. Insomma, personalmente sono entrata in un vortice in cui continuavo a comprare trucchi e a mettere strati su strat, peggiorando solo la situazione, accentuando i miei difetti e assomigliando sempre più a un clown. Mentre la mia intenzione era quella di risultare più carina, riposata e senza difetti. Tralasciamo per questo post il concetto che essere senza difetti ci renderebbe delle mostruosità. Ma insomma, avete capito cosa intendo? Per fortuna, alcuni dei make uo guru che seguo su youtube hanno iniziato a fare questo genere di video, pubblicizzando una pelle fresca e luminosa, preferendo qualche imperfezione in vista piuttosto che indossare un mascherone. Ora, passare dalla mia routine quotidiana di correttore, fondotinta, altro correttore, cipria e via dicendo, ad uscire senza niente, ce ne vuole. Ancora non sono riuscita a tornare agli inizi, quando per me uscire senza un filo di trucco non era affatto un problema. Ma ci sto lavorando. Intanto ho diminuito gli strati. Anche perchè ora che arriverà l’ estate (per quando in Germania parlare di estate sia ridicolo) la pelle del viso avrà bosogno solo della giusta protezione solare! Coprirla con strati di fondotinta farà peggio, non vi permetterà di asumere gradualmente un bel colorito sano ed estivo e vi costringerà ad usare sempre qualche colorazione aggiuntiva in faccia. E ricordate, nel momento in cui vi rendete conto di non poter più uscire di casa senza trucco, è il momento di fare un passo indietro.

E dopo questo post altamente istruttivo, torno ai batteri e agli operoni.

Bacione a tutte!

Nuovi acquisti – maggio 2015

Rieccomi! Non sono sparita, ho avuto molto da fare per “lavoro”, se così lo posso ancora chiamare. Ma almeno, se tutto fila liscio, a breve sarò io a farmi chiamare DOTTORE, per la terza volta… tanta fatica pe così poco. Ciance a parte, nonostante non abbia avuto molto tempo per dedicarmi allo shopping, ho approfittato di qualche sconticino settimanale per degli acquisti beauty.

Intanto mi sono ricomprata le striscette anti punti neri della nivea. Piango sempre tantissimo quando è il momento di togliere il cerottino, ma sempre meglio quello che il naso invaso da puntini antiestetici. Non posso dire di aver provato altre marche per questo prodotto, mi sono trovata bene da subito con questi della nivea e non ho mai cambiato.

nivea

Poi mi sono decisa a provare questa acqua micellare. Non ho ancora esattamente capito lo scopo, visto che dovrebbe essere all’ incirca acqua. Ma visti che la pelle del mio viso stava diventando sempre più secca anche a causa dell’ acqua terribile che abbiamo qui in Germania, ho deciso di provare. Ho preso l’ acqua micellare della Garnier per pelli secche. Per ora la uso mattina e sera, passandola sul viso con un po’ di cotone. Il primo dato positivo è che almeno non sembra darmi problemi di allergia, ed è già una gran cosa!

micellare

Infine ho ceduto ad una confezione speciale  della maybelline, in cui acquistando un mascara colossal volume express davano in regalo un eyeliner in gel lasting drama con tanto di pennellino. Io in realtà non sono mai stata un asso con gli eyeliner in gel, ad essere onesta sopo due tentativi svariati anni fa ho proprio lasciato perdere ripiegando prima sugli eyeliner a penna, che però erano spesso deludenti per durata e intensità, e poi su quelli con la punta in feltro (si dice così???) ad esempio di recente h

o amato quello della kiko. Diciamo che non ho mai provato prima quel mascara, nonostante la sua fama, ed ero curiosa da tempo, e visto che la punta del moi eyeliner kiko mi sta lentamente abbandonando ho pensato di dare una chance ai sostituti in gel. La mia unica delusione è stata il pennellino, perchè dalla foto speravo si trattasse di quelli dalla punta super fina, e invece è piuttosto larga.

maybelline

Staremo a vedere, vi terrò informate 😉

Posted in beauty | Comments Off on Nuovi acquisti – maggio 2015

Perchè ho scelto questo nickname

Si ok non serve una grande fantasia… ho i capelli ricci, che sono stati il mio crucciocla lu baby principale fin da bambina. E si sa, da buon luogo comune a ogni riccio corrisponde un capriccio. Per quanto riguard ail make up…tantissimi capricci!

Da piccola piccola avevo una specie di criniera in testa.

 

Poi ho fatto crrscere i capelli molto lunghi, fino all’ età in cui tutte le teenagers decidono di ribellarsi ai genitori e tanto per fare il contrario di quanto diceva mia mamma ho cominciato a tagliarli corti. sempre più corti. troppo corti. Ero un maschietto. Parliamo delle scuole medie, a quell’ età non è che ci fossero poi tanti segni distintivi tra me e i ragazzi. Non portavo un filo di trucco. occhiali da nonnina (seguito le scelte della mamma per la montatura). E di questa parte della mia vita foto non ne metto per vergogna…

 

090317-1450-Clara-Padova-Laurea

 

Dopo quel terribilesbaglio, li ho fatti ricrescere. Tanto ero traumatizzata che non ho voluti dare un taglio deciso fino apochi anni fa. Per tutte le superiori li ho scalati una volta ogni 3 anni, circa. All’ università poi ho iniziato a tagliarmeli da sola, tanto erano ricci e non si vedeva se li tagliavo dritti o meno.

 

 

 

Foto 120 Arrivata in Germania, poi, dove ho incontrato seri problemi a farmi capire dai parrucchieri, mi è tornata la voglia di sperimentare. Quindi foto (scaricata da internet con taglio preferito) alla mano, il povero parrucchiere tedesco ha dato una bella decespugliata. E poi, ditemi se non è un clichè orribile, mi ha chiesto se l’ amica ache mi accompagnava era la mia ragazza…

Foto 169

Da allora li ho fatti ricrescere, più che altro perchè volevo averli lunghi per fare una bella acconciatura il giorno del mio matrimonio, e poi non li ho più tagliati perchè…sembrerà sciocco, mia sorella mi ha chiesto di non farlo. Qualche tempo fa ha avuto qualche problema con i suoi capelli. E quando mi ha chiesto di non tagliare i miei non ho potuto dirle di no. Ma ora..la voglia di tagliarli di nuovo sta crescendo! Che ne dite, sono abbastanza capricciosa?

Mangiarsi le unghie??? no grazie!

Questo non è un post per sole giovani ragazze che per ora si mangiano le unghie ma smetteranno non appena arriverà il primo smalto; piuttosto mi sto riferendo alle mangiatrci di unghie croniche, quelle che non sono riuscite a smettere neanche a trentanni, neanche con tutti i trucchetti del mondo, smalto amaro, peperoncino, creme e cremine varie. Niente.

Io ho cominciato in età che nemmeno ricordo, tipo col primo dente. Secondo mia mamma volevo imitare il papà, anche lui mangiatore di unghie forever (che ancora continua, alla bella età di quasi 60 anni). In realtà, mio papà continua da sempre con le unghie, e al momento dire che le ha “corte” è un eufemismo. Io mi sono evoluta, come un pokemon, e dalle unghie sono passata alle pellicine tutte intorno. Comunque nonè stata una bella evoluzione. Ma come ho detto, ci ho provato tante volte a smettere, sia usando trucchetti vari, sia anche solo impegnandomi e cercando di sforzarmi a stopparmi da sola. Il punto è che non me ne rendo proprio conto! E’ un mio modo di reagire allo stress. Qualche anno fa, infatti, ero quasi riuscita a smettere. Facevo una grande attenzione  a limare sempre le unghie corte, così da non poter nemmeno tirare le pellicine sull’altra mano, cercavo di mettermi lo smalto con costanza, e si che a me più di due giorni senza sbeccarsi non dura.Insomma quasi riuscita, e poi… ho inizato a scrivere la tesi di laurea magistrale. Ogni sforzo compiuto fino a quel momento è stato vano. Insomma con me si alternano momenti più tranquilli a livello psicologico, e allora anche le mie mani ringraziano, e poi seguono momenti stressanti e tutto ricomincia da capo.

Quindi, tenendo presente che non sono ancora riuscita a risolvere del tutto il problema, ho comunque pensato di condividere la mia esperienza e qualche consiglio, magari a qualcuno potrebbe servire, o magari qualcuno di voi potrebbe finalmente suggerire a me la soluzione che cerco. Di seguito vi indico i piccoli stratagemmi che mi aiutano a limitare il mio problema:

– cercare sempre di avere mani e unghie curate, mai unghie troppo lunghe, e possibilmente con una mano di smalto del nostro colore preferito

– cercare di mantenere le pellicine intorno alle unghie morbide, con l’ aiuto di creme o soluzioni al propoli

-cercare di girare sempre con crema per le mani e limetta in borsa. Niente è peggio del trovarsi in giro con un’ unghia rotta e non poterla limare subito!

-mettersi un bel rossetto carico. Volete mettere il fastidio di avvicinare le manine alla bocca e poi notarci lo stampo del rossetto? per non parlare della paura di essersi spalmate il rossetto in guro stile joker…

-avere sempre qualcosa per le mani. Ad esempio, uno dei miei momenti peggiori è quello del cinema,o comunque quando sto davanti alla tv o al computer a guardare qualcosa. In quei momenti, presi dalla trama del film, le ditina libere cominciano a giocherellare tra loro e si distruggono. Soluzione: per non mangiarmi pacchetti interi di patatine o cereali ho ripiegato su un chupa chups. Anche una volta terminato, ci rimane tra le mani quel simpatico bastoncino che possiamo piegare, rigirare tra le dita, impedendoci di infierire sulle nostra dita stesse!

-se proprio non volete smangiucchiare qualcosa durante le serate di fronte alla tv, approfittatene per una manicure passiva: cospargete le mani di un abbondante strato di crema e, per evitare di ungere qualsiasi cosa, infilatevi dei simpatici guantini in cotone. Sembrerete topolino ma otterrete due piccioni con una fava 😉

Spero che qualcuno dei miei trucchetti quotidiani possa tornarvi utile!!!

Olio di cocco – questo sconosciuto

Oggi voglio parlarvi di questo semplice “condimento” che mi ha cambiato la vita: l’ olio di cocco. Lo conoscete tutte? Si? No? Beh io fino ad un anno fa non lo conoscevo. Per prima cosa, se nonsapevate della sua esistenza, vi do una news che mi avrebbe fatto molto comodo all’ inizio: l’ olio di cocco non è un olio… o meglio lo è ma a temperatura ambiente non lo si trova in forma liquida, bensì solida! Dico che sarebbe stata un’ informazione utile perchè l’ ho cercato per tipo due ore, convinta che quella roba biancastra e burrosa nei barattoli non fosse affatto l’ olio di cocco che volevo io…

olio di cocco

Questo è esattamentel’ olio di cocco che ho comprato alla fine dei vari tentennamenti. Credo di non averlo pagato più di 4 euro, se ben ricordo. Sono almeno 6 mesi che lo uso regolarmente e avrò consumato si e no 2 cm di prodotto. Il miglior investimento della mia vita.

Per cosa lo uso? Beh inizlalmente avevo sentito di ottimi risultati su capelli ricci e crespi. E lasciatevelo dire da una che ha passato 29 anni della sua vita con capelli ricci e crespi, senza mai poter fare nulla. Il parrucchiere me li stirava? Ci voleva piìu di un’ ora, e in meno di due erano di nuovo mossi e crespi! Avevo provato di tutto, tra creme disciplinanti, maschere, shampi appositi anti crespo, spume. E di tantissime marche diverse. Pantene, Sunsilk, Elvive, Testanera. Perfino i prodotti di erboristeria. Niente. Mi ero abituata negli anni a vivere con i capelli raccolti, code, chignon, semplicemente tirati su a cavolo. Qualche anno fa è andata meglio, ci avevo dato un taglio, letteralmente, e avendo i capelli molto corti li riempivo di gel o spuma e stavano. Però non avevo mai la sensazione dei capelli morbidi, setosi, e senza schifezze varie. Quando i capelli hanno iniziato a ricrescere mi sono trovata di nuovo con lo stesso problema: capelli raccolti forever? Con l’ olio di cocco ho risolto. All’ inizio lo mettevo solo dopo averli lavati e tamponati sulle punte, poi ho iniziato ogni 2 settimane a fare degli impacchi su tutta la testa tipo mezz’ ora prima di entrare in doccia e lavare i capelli normalmente con il solito shampo. Risultati incredibili.

Inoltre qualche tempo fa ho avuto dei problemi di allergia allo struccante che usavo abitualmente. All’ inizio pensavo fosse allergia alla crema viso, perchè ho la pelle estremamente sensibile. Poi ho scoperto che era lo struccante, che pur essendo super delicato evidentemente alla lunga non lo era abbastanza. Per risolvere il problema ho iniziato ad utilizzare l’ olio di cocco al posto dello struccante. Ne sciolgo una noce tra le mani, e poi lo passo per bene massaggiando su tutto il viso. Rimuove benissimo mascara e eyeliner waterprof, e anche rossetti a lunga tenuta. Poi sciacquo con un po’ di sapone e alla fine passo un panno in microfibra per pulire per bene la pelle. A volte ho iniziato a usare l’ olio di cocco anche come idratante, ma solo prima di andare a dormire e solo perchè al momento mi ritrovo con la pelle molto secca. lo metto al posto della crema idratante e vado a dormire, e la mattina noto di avere la pelle molto meno secca. Ad esempio, è un toccasana nei giorni di raffreddore intenso per dare sollievo a quella povera zona sotto al naso-sopra alle labbra, che a suon di fazzoletti si riduce sempre a brandelli.

E voi che mi dite dell’ olio di cocco? Avete altri usi da consigliare?

Ho trovato il mio primo dupe

Se ricordate, nel blog sul mio tristisismo shopping Pasquale a Berlino (alias Glamour shopping week) avevo concluso le compere beauty con solo 2 prodotti, ovvero due rossetti (alla faccia che dovevo contenermi perchè ne ho già troppi). Uno, il famoso e famigerato Eussion Red della Mac, l’ altro un rossetto sempre rosso della Kiko, Ultra Glossy Stylo Rouge A Levres numero 809. Non mi ero accorta della somiglianza tra i due rossetti fino a quando non ho cercato di far vedere gli swatch sul dorso della mano a mio marito. Ero così fiera dei due rossetti, e poi messi lì sulla mano… oddio erano così simili… La differenza sostanziale era nel finish, oltre che nel prezzo. Uno, come si sa, matte, l’altro, come dice il nome, ultra glossy. Il punto è che stendendo un velo di cipira sopra al rossetto kiko, i due diventano indistinguibili.

DSC06007

Il numero 809 della Kino a sinistra, il Russian Red di Mac a destra

Inoltre, da quanto sapevo il Russian Red era famoso anche per la sua lunga tenuta. E in effetti si, messo alla mattina, fino all’ ora di cena era praticamente impeccabile, nonosante pranzo e bibite. Ebbene proprio ieri ho provato il rossetto kiko, messo alla mattina prima di uscire con sotto solo un po’ di matita, niente cipira, niente primer. Sono uscita, ho pranzato, bevuto, e mangiato un gelato. sono rientrata a casa sulle 18.00 e ho fatto questa foto, senza aver mai ritoccato il rosseto nemmeno una volta:

2015-04-07 17.05.03scusate la qualità…foto fatta col mio cellulare squanfido…

Che mi crediate o no, era ancora lì, bello vivace e rosso acceso. Ovvio che il Russian Red è il Russian Red… però… Un rossetto Mac costa comunque 20 euro, mentre un rossetto Kiko 3.50 euro. Anche aggiungendoci una matita per la base o una cipira per opacizzarlo… direi che in mezzo c’è un bel risparmio!

Posted in Dupe | Comments Off on Ho trovato il mio primo dupe

Glamour shopping week

Ciao! rieccomi qui dopo qualche giorno di pausa. Sono stata a Berlino qualche giorno, una mini fuga per Pasqua visto che non mi era possibile tornare a casa in Italia. E ne ho approfittato per combinare la vacanza con questo piccolo evento dal nome Glamour shopping week. In pratica qui in Germania (e credo anche in Svizzera e in Austria ma non ne sono sicurissima) due volte l’ anno la rivista Glamour dà in allegato una “carta” da utilizzare in una precisa settimana in alcuni negozi selezionati per ottenere degli sconti. A volte la selezione dei negozi è molto interessante; quest’ anno purtroppo dei negozi che mi interessavano molto non erano più coinvolti nell’ iniziativa. Le offerte variano da negozio a negozio, può trattarti di un 10% di sconto, o di una riduzione di 10 euro su una spesa di minimo 50 euro, 20 su una spesa di 100 euro… cose così. La rivista compresa la carta costa meno di 3 euro, quindi basta fare anche un acquisto e in genere ci guadagno 😉 Dico che ne ho approfittato durante la vacanza a Berlino perchè la capitale tedesca offre molti più negozi rispetto al piccolo paesino dove vivo. Col senno di poi, è stata una faticaccia inutile! La carta non l’ ho usata per niente nel corso del mio tour di shopping ( non vi preoccupate, mi sono rifatta oggi… scarpe nuove con 10 euro di sconto. Alè), e passare l’ intera giornata di sabato a cercare posti in cui sfruttarla uscendone insoddisfatta… non ne è valsa la pena. Almeno il mio portafoglio era contento!

Ma andiamo con ordine. Il tour dei negozi è cominciato alle 10.05. Considerate che i negozi aprono alle 10.00. Io e la mia collega compagna di shopping eravamo determinate. Abbiamo cominciato con una visita al KaDeWe. Per chi non lo conoscesse, è un centro commerciale bello grande situato a Wittembergplatz. Una specie di magazzini Harrods alla tedesca, con un sacco di grandi firme, prodotti di bellezza, vestiti, borse, e il piano Gourmet. La prima tappa è stata Tiffany, il mio sogno irraggiungibile. Si perchè come si può dedurre dal nome del mio blog, io purtroppo sono una donna (oddio non posso più dire ragazza?!?!? donna??? buahaha) dalle risorse limitate, monetariamente parlando. Quindi che si tratti di make up, vestiti o accessori, difficilmente mi posso permettere di sperperare. Da Tiffany ci sono andata perchè sono parecchi anni che sogno uno dei loro braccialetti. Niente di particolare, il più classico, a treccia, solo in argento. Lo desideravo da tanto ma considerando il prezzo volevo tenerlo come regalo per un’ occasione speciale. Avevo deciso di regalarmelo per il dottorato. Ricordavo di aver controllato il prezzo l’ anno scorso, e mi sembrava la cifra fosse sui 250 euro circa. Già parecchio se si considera, come ho detto, che parliamo di semplice argento. ma ci stava. Avevo ricontrollato il prezzo in internet un paio di settimane fa, e con mio immenso rammarico il prezzo era invece di 360 euro. Più del previsto. Ma come ho detto, doveva essere un mio regalo speciale. Bene. Sono entrata per la prima volta con passo deciso in un negozio così chiccoso, sapendo che non ero lì solo per guardare, finalmente volevo comprare qualcosa. Ma quando la commessa mi ha provato il braccialetto al polso, ha detto che il prezzo era di 400 euro. Ehhh? La mia amica ha cercato di capire come mai, e giustamente, la mia solita sfortuna, la commessa ha detto che i prezzo avevano subito un aumento del 10% proprio quella settimana. Ma che scherziamo? Mi sono girate così tanto le scatole che il bel braccialetto è rimasto lì. Non sono una poveraccia che non si può permettere questo sfizio però volete mettere il nervoso? Che a pensarci, per un braccialetto d’ argento, è uno sproposito. Pagare così tanto solo per il nome? No grazie. E ciao ciao Tiffany. Per tirarmi su, ho ripiegato sulla Mac. Avevo deciso di contenere le mie spese di rossetti dopo i commenti di mio marito, ma mi serviva una piccola spinta morale. E quindi dopo svariati tentennamenti, Russian Red è entrato in mio possesso. Da amante dei rossi poteva mancarmi? Sono stata molto indecisa tra Russian Red e Ruby woo, entrambi bellissimi. Ma quest’ ultimo, pur piacendomi forse un pochino di più come colore, aveva un finish così secco, che temevo mi si sarebbe sgretolato sulle labbra. Ultimamente le ho già molto secche di mio, meglio non rincarare la dose. La mia amica si è presa invece uno dei nuovi rossetti di Chanel, quello indossato proprio da Keira Knightley nei cartelloni della campagna per la collezione. Rosso aranciato, molto carino. E ha ricevuto in omaggio così tanti campioncini… Maledetta politica della Mac. Non mi hanno mai dato in omaggio niente.

Dopo una pausa al reparto Gourmet, abbiamo finalmente lasciato il KaDeWe per proseguire lungo tutta la strada infestata di negozi. Zara, H&M, Mango, Vero Moda, Douglas, Bershka, Tezenis, ecc… Dei negozi coinvolti nell’ iniziativa Glamour shopping week, quello che più mi interessava era Tezenis. Da quando vivo in Germania, questo negozio mi manca tantissimo. A parte essere uno dei pochi negozi in cui trovo reggiseni che non mi uccidono col ferretto, spessissimo ci ho trovato anche maglie a pipistrello, canotte carinissime, felpe e pefino abiti adorabili. Ebbene, è stata una delusione clamorosa. L’ ultima volta che ci ero entrata, prima di natale, ne ero uscita con 2 reggiseni e 3 maglie. Questa volta non ho trovato niente di niente! C’ è da dire che secondo me, causa saldi, avevano tolto tutti i pezzi interessanti dallì’ assortimento. C’ erano solo le canotte e le maglie basic, a giro collo o con collo a V. Niente di particolare, con forme strane o schiena fuori. In pratica solo intimo e pigiami. Delusione totale. Insomma, di tutta quella via di negozi, ho finito per comprare solo un top color tiffany (per restare in tema) da Mango, che ovviamente non era parte dell’ iniziativa Glamour shopping week. Lo shopping è continuato lungo Kurfuerstendamm, con Orsay, Grain De Malice, Di nuovo H&M, e il negozio della Buffulo. Anche lì, gigantesca delusione sulle scarpe! Possibile che di 3 paia di stivaletti, due non mi entrassero nemmeno a meno di prendere 3 numeri in più? Non erano provvisti di cerniera e dovendoli infilare come una calza avrebbero almeno dovuto essere un pochino elasticizzati. Per infilare il terzo paio ci ho messo 5 minuti e un sacco di sforzi, e dopo credevo di esserci rimasta incastrata. e sì che non ho mica la caviglia grossa o il piedone! Ho il classico 37-38 che non ha mai dato problemi in passato!

Da Kurfuerstendamm siamo passate per la staziona dello Zoologische Garten, con tappa da I am e da The Body shop.Nel primo negozio entrambe abbiamo approfittato di alcuni saldi sulle borse, mentre nel secondo… se posso darvi un consiglio, evitate di spruzzarvi addosso il profumo al the verde. Sembra buono nella boccetta, e addosso rimane buono per i primi 2 minuti. Poi assume una profumazione da nonna. terribile.Fortuna che abbiamo solo testato senza comprare. Da lì siamo poi passate ad Alexander platz e al suo grande centro commerciale, l’ Alexa. Qui delusione da Calzedonia, da Adidas Neo, da Mango. Unica consolazione: un rossetto della Kiko e un frozen yogurt gigante.

Prima di ritirarci, a seguito di questo stancante tour, siamo passate da Primarkt. Lo conoscete? Io ci sono stata la prima volta a Londra, poi a Cambridge, per poi scoprire che non è una catena solo inglese e si può trovare anche in altre città come Francoforte o Berlino. In Italia che voi sappiate c’ è? Comunque, la pecca maggiore di questo enorme magazzino è la ressa. C’è sempre un casino di gente, troppa, troppissima, che mi fa venire voglia di uscire  di corsa urlando. ho resistito 5 minuti, in pratica non ho visto niente, men che meno comprato niente. In fondo, le cose sono generalmente di scarsissima qualità. Va bene per qualche cavolatina, ma appunto ci vorrebbe tempo per cercare, controllare e via dicendo.

Quindi così si è conclusa la mia giornata di shopping berlinese, con una borsa, un top e due rossetti. Come dicevo, per fortuna la carta è ancora valida fino a sabato e quindi posso dare ancora una controllatina ai negozi qui nella mia zona. Oggi le scarpe da ginnasticam fino a sabato chissà. E un super evviva all’ Adidas che finalmente ha ricominciato a rifare le scarpe come mi piacevano tanto, modello Stan Smith, anche da donna e non solo da uomo!

Recensione dei miei prodotti P2 – parte II

Rieccomi qui per la seconda parte dei miei prodotti P2. Parto subito con i lipstick. Ne ho di diversi finish e tipi, anche se nessuno é matte o shimmer e sono tutti piuttosto simili come qualitá. I Pure color lipstick si stendono praticamente tutti benissimo, hanno una buona durata, spesso una parvenza di colore sopravvive anche dopo aver mangiato e bevuto. E si puó vedere che hanno dei colori meravigliosi! Della linea Meet me at 12.30 unforgettable lipstick ne ho solo due, ma mi viene il sospetto che fosse la linea vecchia e quindi il problema per voi non si pone. Comunque rispetto ai primi la durata era leggermente inferiore. Ma il rosa bambolina era proprio carino! L´ultimo, il secret gloss lipstick, é quello che dura di meno e non ha proprio una buona coprenza, ma come dice il nome é stato pensato piú come gloss che come rossetto vero e proprio. E l´effetto del gloss lo rende bene, é molto lucido pur non dando quella sensazione di appiccicoso tipica dei gloss.

rossetti p2Pure color lipstick 063 Abbey Road, 014 Piazza Navona, 059 Copa Cabana, 151Market Street, 118 Las Vegas Strip, 110 Place De la Concorde, Meet me at 12.30 Unforgettable lipstick 010 Sophisticated rose, 020 Glamorous nude, Secret gloss lipstick 050 Secret kiss

A differenza dei rossetti in stick, i matitoni per labbra hanno tra di loro delle enormi differenze. Partendo dalla linea 14h Lipdesigner velvet matte lipstick, il numero 040, che é sui toni molto arancioni (so che dalla foto non si direbbe ma é cosí), non si stende benissimo e secca parecchio le labbra. Anzi  giá appena messo evudenzia molto le pellicine. Oltretutto l´effetto oserei dire che non é completamente matte. Un vero peccato, perché il colore in sé sarebbe bellissimo. Il numero 010, un bel fucsia carico, si stende meglio dell´arancione ma lo stesso tende a seccare parecchio le labbra e anche a scomparire dal centro per accumularsi sui bordi del labbro inferiore. il numero 050 é uno dei miei rossetti preferito in assoluto una scoperta fantastica. Anche se sempre non completamente matte, é di un bel rosso acceso, non secca troppo, non va nelle pieghette, ma soprattutto se lo metto alla mattina prima di uscire quando torno alla sera é ancora lá, perfetto come appena messo. Solo un altro rossetto mi ha dato una resa cosí alta, incredibilmente un altro rosso low cost (essence). A questo matitone in particlare, voto 10+. In ultimo, uno dei miei recenti acquisti, della linea Long lasting matte maxi lipstick, colore 030. Sulle labbra i colore purtroppo appare meno intenso rispetto a quando lo avevo provato sul dorso della mano. La durata non é altissima e secca un pochino le labbra. Non si stende proprio benissimo, bisogna farci attenzionee idratare bene le labbra prima. Detto questo, come colore é decisamente completamente e del tutto matte.

DSC0595414h Lipdesigner velvet matte lipstick 040 Sweet peeptoe, 050 Sexy high heel, 030 Stylish plateau, Long lasting matte maxi lipstick 030 Forever apricot

A parte i rossetti, che tutto sommato devo dire adoro, non ho provato molti altri prodotti di make up. Una volta ho provato un correttore ma mi aveva parecchio delusa per la scarsa coprenza. L´eyeliner (che ho avuto in regalo con un pacco di… come dire…tampax…) all´inizio l´ho anche usato spesso, il colore era nero molto intenso, peró era troppo liquido, nel corso della giornata non sempre restava al suo posto, ma soprattutto dopo qualche applicazione la punta dell´applicatore ha iniziato a sfilacciarsi rendendolo inutilizzabile senza ottenere veri disastri.  L´unico ombretto che invece ho provato é molto carino, parecchio scrivente e davvero molto brillantinato, quasi effetto glow. Non ne ho mai presi altri semplicemente perché sono piú un´amante dei rossetti e in genere per gli ombretti mi accontento delle mie palette.

DSC05930Full action dip eyeliner waterproof Black energy, Far east so close gem-like eye shadow 030 Opal

Ecco in sostanza questi erano i miei prodotti per il brand P2. Spero che questo post possa essere utile a qualcuno per eventuali futuri viaggi in Germania 😉

Posted in Brand | Comments Off on Recensione dei miei prodotti P2 – parte II

Recensione dei miei prodotti P2 – parte I

Mi sto ancora chiedendo se in Italia sia possibile reperire questa marca… ma credo di no. diciamo quindi che farò affidamento sui tanti italiano trasferitisi in Germania o su quelli che invece hanno in programma solo una vacanza nelle terre teutoniche.

Cominciamo con gli smalti. Ho già detto che ho trovato la qualità degli smalti P2 sempre ottima, come anche per gli altri prodotti per unghie di questa marca. Tra le marche low cost qui in Germania è stata tra le prime a far comparire gli smalti con effetto SAND,che oltre a durare molto di più di uno smalto normale (in media su di me qualsiasi smalto non dura più di due giorni, nonostante top coat eccetera) presenta anche una scelta di colori meravigliosa.

DSC05939Crack Ling Top Coat 020 Silver blst, Sand Style polish 020 Lovesome, 060 Strict, 130 Joyful

La linea degli smalti crack ling non mi è piaciuta molto, ma non riguarda il prodotto in sè quanto l’ effetto in generale di questo tipo di smalti. a parer mio l’ unghia sembrava più “sporca” che chic… giudicate voi…

Foto 141

Di smalti della linea “classica” non ne ho moltissimi. E dalla foto potrete chiaramente immaginare la mia vaga ossessione per il rosso. E queste sono solo alcune delle diverse tonalità di rosso disponibili. La varietà è incredibile. Anche qui devo dire smalti di buona durata, ottimo effetto lucido sulle unghie, coprenza buona infatti mi limito sempre a una sola passata ed è più che sufficiente.

DSC05940

Color Victim nail polish 270 Scandal, 650 Fever, 630 Passion, Last Forever nail polish 100 Open your heart!

DSC05941

Volume Gloss gell look polish 130 Fresh Sister, 020 Business woman

Quando adoro il color tiffany!!! Oltre agli smalti, ho provato anche altri prodotti per unghie, dalla penna per correggere le sbavature (utilissima per chi come me si dà lo smalto tanto sull’ unghia quanto sul dito…) al base coat (uno dei migliori testati) al trattaento al propoli per le cuticole (il cui unico difetto è di rendere le pellicine più morbine e dolci… per chi ha la tendenza a mangiarle non è certo un deterrente).

prodotti unghie p2

P2 Hand&Nails Color Correcting Pen, Cuticle Gel mit Honig + Propolis, Bae + Care Coat

In arrivo a breve anche la seconda parte con i rossetti!!!

Posted in Brand | Comments Off on Recensione dei miei prodotti P2 – parte I

Prodotti P2

prodotti P2Questi sono tutti i miei prodotti della P2. A breve in arrivo una review più dettagliata 😉