Come per i prodotti della P2, di cui avevo parlato ormai qualche mese fa, quest’oggi voglio presentarvi un piccolo elenco con tanto di mini-recensione dei prodotti MAC in mio possesso. E sarò sincera, ne ho davvero pochi, nonostante mi piacciano quasi tutti molto; i costi e anche il fatto di non avere un negozio MAC in zona sono limitazioni non da poco.
Bando alle ciance, questa è un’overview (e proprio perchè i prodotti in questione son pochi, ci stanno benissimo in una sola foto! sigh)
Come potete vedere la mia collezione è limitata, ma almeno è varia. I primi prodotti MAC in assoluto che ho acquistato, lo ricordo ancora bene, sono stati il pennello angolato, che è il numero 266, il matitone bronzo-dorato (shadestick Taupographic), il kajal nero (powerpoint eye pencil Engraved) e il primo degli ombretti, partendo da sinistra (Mythology Lustre) che è di un rame molto brillantinato. Mi trovavo all’ aeroporto, credo fosse quello di Berlino, e per la prima volta avevo davanti un intero reparto del Duty Free dedicato alla MAC. Si lo so, non viaggiavo molto. Sto cercando di recuperare 😉 Comunque, diciamo chiaramente che non avevo la minima idea di cosa prendere, non avevo ancora iniziato ad avere un mio stile, preferenze, e non ne capivo assolutamente niente di trucchi. Ma il matitone sembrava la cosa più semplice da usare, il pennello aveva una forma simpatica e credevo sarebbe stato abbastanza preciso, la matita nera è un classico (e quelle che avevo già mi colavano sempre) e l’ ombretto aveva un colore troppo bello per essere ignorato. A parte questo episodio, gli acquisti successivi sono avvenuti con un minimo di logica e preparazione. E si trattava del primo rossetto da sinistra, Shy Girl, e del terzo ombretto ì, sempre da sinistra, Blanc. Dico che alla base degli acquisti c’era un minimo di logica e ragionamento in quanto erano prodotti che Clio (di ClioMakeup) aveva elencato tra i suoi preferiti. A essere onesti e precisi l’ ombretto in questione non era proprio Blanc, bensí Vanilla (che guarda caso è il secondo a partire da sinistra), a quando ero andata al negozio, durante una delle mie visite a Berlino, la tonalità Vanilla era esaurita e il commesso mi aveva assicurato che Blanc fosse molto simile (e a vederli così, dalla pot, sembrerebbe anche vero). L’ ombretto Vanilla in questione l’ ho quindi acquistato durante una visita successiva sempre allo stesso negozio. Visita durante la quale ho acquistato anche il secondo dei rossetti da sinistra, Real Sexy. E se l’ ombretto era, come scritto sopra, tra i preferiti di Clio, il rossetto era invece tra i preferiti di Nicole (di KissandMakeup01). I prodotti in foto di cui non ho ancora parlato sono stati i miei acquisti più ponderati e al di fuori di una lista di preferiti di famose makeup artist, youtuber e blogger. Li ho presi semplicemente perchè ne ero convinta io. I due ombretti facevano parte di una palette che la mia amica ed ex collega aveva ordinato. Si trattava di una palette magnetica su cui le varie cialdine porta ombretto erano state sistemate senza la classica custodia nera di plastica; quei due ombretti in particolare la mia collega li aveva già e ne parlava molto bene, per la scrivenza e per il colore, e quindi li ho presi io (ma proprio per questo motivo non ho la minima idea di che nome abbiano!). Il rossetto viola, ultimo partendo da sinistra, è niente di meno che Rebel, diventato molto citato con il trend dell’ anno passato; ma io l’ avevo comprato ancora prima, più di due anni e mezzo fa, a San Francisco. Cercavo un rossetto dal colore un po’ particolare, diverso dai rossi e rosa che avevo già a casa, e che comunque mi donasse. E mio marito (che è daltonico) ha scelto questo. Il correttore, Studio Finish NW25, l’ ho preso poco più di un anno fa, quando mi sono resa conto dell’ accentuarsi delle mie occhiaie. Non so se fosse colpa delle lenti a contatto, se sia genetica, se faccio qualcosa di sbagliato o non uso le creme giuste. Comunque ho delle occhiaie, corredate da borse, da paura. Quindi ho cominciato a notare che i correttori che avevo usato fino a quel momento non coprivano più un bel niente. Sono andata in crescendo provando vari correttori di varie marche, consistenze e colorazioni (ma questa è un’ altra storia e magari farò un post apposito) e questo correttore MAC aveva una buona fama. L’ ultimo acquisto in ordine cronologico è il fantastico Russian Red, uno dei rossetti rossi per eccellenza, che ho comprato qualche mese fa (tanto che ne ho già parlato in diversi post).
Storia a parte, passiamo alle caratteristiche e alla mia personale opinione dei prodotti. Partendo dal pennello, il 266, è indubbiamente uno tra i pennelli angolati migliori che abbia. Nonostante fosse il primo e quindi anche il più “datato”, le setole sono si morbide ma compatte e consentono di fare delle belle linee abbastanza sottili. Detto questo, però, per l’ eyeliner io mi trovo meglio con dei pennelli a punta sottile, non quelli angolati, quindi l’uso che faccio di questo pennello in particolare è limitato.
Passiamo ai rossetti, e per darvi un’idea più chiara vi metto anche gli swatch (scusate per l’ ultimo…è venuto decisamente male)
Shy Girl, Real Sexy, Russian Red e Rebel
Questi rossetti presentano tutti finish diversi e anche la loro resa è abbastanza diversa. Shy Girl è un Cremesheen, molto morbido, non del tutto coprente. É un color nude leggermente pescato, molto sobrio e portabile. Non secca affatto le labbra (per quanto nel mio caso non le idrati nemmeno) e ha una durata all’ incirca sulle 2 ore. É senza dubbio un rossetto carino, ma per una resa del genere, col senno di poi, avrei potuto benissimo ripiegare su uno dei rossetti di brand low cost. Il secondo, Real Sexy, è un Amplified. Anche questo, come il cremesheen, è molto morbido, forse anche troppo. Per applicarlo bene sono necessari matita e pennellino, e anche così non è semplicissimo da applicare. Bisogna fare attenzione a non mettere troppo prodotto, altrimenti risulta non del tutto uniforme. La sua particolarità è senza dubbio il colore, che non saprei nemmeno come descrivere, tra un pesca, salmone, giù di lì. É davvero un colore bellissimo e credo abbastanza unico. La coprenza non è totale ma comunque buona, e la durata, se applicato bene e con aggiunta di matita, supera le 3-4 ore. Il terzo, Russian Red, è un Matte. Ne ho già parlato ampiamente in altri post, ma in breve: lo adoro. É meglio non usarlo se si hanno le labbra tanto secche e con pellicine, perchè le seccherebbe ancora di più e ne evidenzierebbe ogni piega. Ma a parte questo, basta solo essere in grado di applicarlo bene e non ci sono controindicazioni. É totalmente coprente, colore favoloso, pieno e opaco, non va nelle pieghe, dura da quando lo applico a quando in genere torno a casa. L’ ultimo, Rebel, è un Satin. Non è secco come i matte, ma è comunque abbastanza opaco e coprente. Il colore, come dicevo, è diventato uno dei trend ancora l’ anno scorso, con il boom del colore radiant orchid, ma lo si vede ancora parecchio in giro. Purtroppo, non so se sia un problema di pigmentazione delle mie labbra o che, una volta applicato non è tanto viola quanto più tendente al fucsia. Può essere applicato in modo leggero, per un look più portabile e sobrio (e come dicevo tende più al fucsia che non al viola), o con doppia passata per un effetto più deciso e vivace (ma anche con due passate tende sempre più al fucsia che al viola, almeno su di me). In genere lo applico con una matita labbra trasparente, ma anche senza matita non va nelle pieghe e non si sposta. La durata è minore del Russian Red ma superiore agli altri rossetti descritti.
Passiamo agli occhi. Correttore, matita nera e matitone eyestick
Studio Finish NW25, Powerpoint eye pencil Engraved e Shadestick Taupographic
Il correttore Studio Finish, che si nota appena sulla mia mano ma è il primo swatch in alto e se guardate bene c’è, ha un sacco di aspetti positivi ma anche qualche negativo. La colorazione me la sono fatta consigliare in negozio, come dicevo mi serviva per coprire delle occhiaie non da poco e sapevo avrei dovuto puntare su correttori beige o aranciati (occhiaie blu-viola). Ma c’è da dire che in inverno ultmamente sono davvero molto pallida e questa colorazione risulta troppo scura. quindi una volta applicato sull’occhiaia, anche dopo fondotinta e altro correttore, mi restava un’ombra più scura sotto l’ occhio e quasi accentuava il problema invece che risolverlo. Da quando ho preso un po’ di sole, invece, la colorazione è perfetta, copre bene l’ occhiaia senza poi creare stacchi con la mia pelle. La consistenza è parecchio compatta, si può applicare sia con pennello o spugnetta che con le dita (io alterno, dita in inverno per scaldare il prodotto e pennello in estate). Purtroppo non essendo un correttore liquido e leggero tende ad evidenziare un pochino le rughette; se siete giovani e senza zampette di gallina, insomma, è meglio. Ma altrimenti basta farsi una ragione e scegliere un compromesso tra coprenza-cresaing. Correttori liquidi difficilmente saranno così coprenti. Procedento, come potete vedere dalla foto la matita tanto nera non è. Sembra più un nero scolorito, tendente al grigio. Se usata da sola, questa matita non è affatto resistente o duratura. A sua discolpa, credo non sia affatto waterproof, quando l’ ho comprata non sapevo ancora dell’esistenza di questa tipologia di trucchi. Comunque anche se dopo averla applicata ceco di fissarla con un ombretto nero (anche per rendere il colore più nero) raramente dura. Se applicata nella rima interna non dura proprio niente, cola o si sparpaglia in giro per la faccia. Se usata sulla palpebra vicino all’attaccatura delle ciglia e sfumata con l’ ombretto, comunque non resiste più di un’oretta prima di cominciare a perdere di intensità e colore. Diciamo che, waterproof o no, mi aspettavo qualcosa di meglio. Il matitone bronzo, per quanto swatchato sulla mano abbia effettivamente quel bel colore che desideravo, sulla palpebra appare ben diverso. Lo stick è molto duro e per forza di cose l’ applicazione sulla palpebra deve essere leggera. Di conseguenza il colore risulta sbiadito, si nota appena. Se non fissato adeguatamente con un ombretto, inoltre, dategli 5 minuti e sarà tutto nelle pieghe della palpebra. Il colore sarebbe davvero bello, se soltanto fosse più scrivente. Primo e ultimo matitone della MAC che ho comprato (anche se appunto si tratta di un acquisto vecchio e spero che nel frattempo abbiano cambiato formulazione).
E infine gli ombretti:
Mythology, Vanilla, Blanc
XX e YY
Partiamo col dire subito che la scrivenza, se confrontati ad esempio con ombretti UD, lascia molto, MOLTO a desiderare. Forse ho dei colori sfigati io, non so. Comunque. Il primo ombretto, Mythology è un Lustre, ho iniziato ad usarlo molto di recente, è un colore bellissimo in estate, con la pelle abbronzata. É molto brillantinato, si vedono proprio dei piccoli brillantini dorati in mezzo al colore rame. Fa risaltare gli occhi verdi in modo splendido. E con una doppia applicazione sulla palpebra rende meglio che non sulla mano 🙂 Per quanto riguarda i due ombretti “burro” molto simili, noterete invece che una volta swatchati la differenza c’è. Vanilla è un Velvet, il colore è appunto vellulato, soft, non fa diventare bianca la palpebra. É più un rosino neutro che un bianco. Blanc invece è un Matte, praticamente fa più effetto gessetto, pur non essendo quel bianco totalmente coprente, polveroso e fastidioso dei veri gessi. Come colore, questo lo definirei bianco. Alla fine sono contenta di avere sia Vanilla che Blanc, li uso per look diversi, anche se non si tratta di una differenza abissale. Ma i bianchi non perlati sono estremamente difficili da trovare ad esempio in palette di ombretti. Quindi sono tra i miei preferiti per una sfumatura finale o un look soft. Gli ultimi due ombretti, questi sconosciuti (scusate davvero per questa inefficienza, ero sicura di aver trasferito le etichette quando li ho tolti dalla palette e invece no! anzi de dalle foto avete qualche idea, si accettano suggerimenti!) sono anche i miei preferiti, soprattutto il secondo dei due. Il primo, nella cialdina sembra quasi color petrolio, ma una volta applicato è marrone abbastanza scuro e freddo, con solo delle sfumature sul blu e sul verde. Di solito i trucchi verdi non mi donano affatto, invece questo avendo appena un rifllesso mi sta bene. Il primo invece è di un color marroncino chiaro, shimmer ma senza brillantini, con dei riflessi tendenti al rame e dei rilflessi tendenti all’ oro. Émolto elegante e perfetto da usare nella piega dell’ occhio. Mi spiace non poter essere più specifica di così con questi ultimi due…
Comunque questo è tutto (e mi sono dilungata anche più del previsto!). Spero che questo post possa esservi utile!